Ancora un gesto di ordinaria omofobia. Alcuni ignoti hanno imbrattato un manifesto che raffigurava un attivista dei diritti LGBT: la vittima dell'incivile gesto è Samuele Tedesco, candidato con il Pd alle elezioni comunali del 10 maggio e studente universitario. Il fatto è accaduto nella città di Aosta. Sulla foto di Tedesco sono state disegnate lunghe ciglia, orecchini e una collana. Un segno di chiaro disprezzo verso il suo orientamento sessuale e il suo impegno per i diritti LGBT. Tedesco, denunciando l'accaduto su Facebook, ha commentato così: "Lasciamoci qualsiasi idea politica alle spalle. Questo gesto è una vergogna ed è da condannare, dico davvero. La gente non capirà mai la sofferenza che una persona può vivere ogni giorno da attacchi di questo tipo che, sebbene possano sembrare infantili e immaturi, sono un massacro alla società civile che io voglio ed intendo rappresentare".

Tanti anche i commenti di solidarietà che stanno arrivando in queste ore. Alcuni ragazzi hanno persino pubblicato una loro foto in cui appaiono truccati. Scrive così Lorenzo: "Io ti sostengo così. Se loro pensano che per difendere i nostri diritti bisogna essere truccati e con la piega apposto bene! Eccomi anch'io a difendere i nostri diritti come pensano questi poveretti! Dai su che quello che non uccide fortifica! Ridiamo in faccia a sta gente". Ai tanti commenti di solidarietà si aggiunge quello di Elena Tartaglione, Presidente di Arcigay Valle d'Aosta. "Da Arcigay Valle d'Aosta arriva massima condanna e solidarietà a Samuele. Queste cose non darebbero così fastidio se non fosse una battaglia già persa quella di chi avversa l'equiparazione dei diritti. Questi gesti traducono la frustrazione di chi si sente un residuato del passato. C'è ancora del lavoro da fare sono sicura che questo spiacevole fatto renderà Samuele ancora più combattivo".

L'omofobia in Italia continua ad essere un problema. Non solo gli attacchi da parte dei cittadini sono all'ordine del giorno, ma anche la risposta istituzionale per affrontare questo problema è inadeguata. Tante, sono anche le prese di posizione da parte di movimenti organizzati, come Sentinelle in piedi, che si oppongono ai diritti LGBT in nome della "famiglia tradizionale".