Non si fermano le indagini per cercare di scoprire la verità su Elena Ceste, la trentasettenne mamma di Costigliole d'Asti scomparsa più di un anno fa e ritrovata morta lo scorso 18 ottobre nei pressi di un canale di scolo situato a pochi chilometri dalla sua abitazione. Si trova ancora rinchiuso nel carcere di Quarto d'Asti Michele Buoninconti, il marito della donna accusato di averla uccisa e di avere nascosto il suo cadavere. Le ultime news sul caso sono diffuse dal settimanale "Giallo", che si sta occupando molto a fondo di questo delicatissimo caso di Cronaca Nera.

Il giornale ha pubblicato il profilo psicologico di Elena Ceste, che è stato delineato da esperti, interpellati dalla Procura di Asti. Sempre il settimanale "Giallo", due settimane fa, aveva pubblicato, il profilo psicologico del marito Michele Buoninconti, sul quale erano emersi numerosi dettagli sconvolgenti. 

Ultime news Elena Ceste, ecco il profilo psicologico della vittima: dettagli inquietanti

Il profilo psicologico che è stato delineato dagli psicologi conferma quanto era emerso dalle indagini degli inquirenti: Elena Ceste viveva in un costante stato di oppressione; perennemente controllata dal marito Michele Buoninconti, la donna era costretta a rendergli conto di tutto ciò che faceva.

Elena Ceste era arrivata a sacrificare la sua vita per obbedire agli ordini che il marito le impartiva ogni giorno. La donna era completamente asservita a Michele Buoninconti, che la trattava come una schiava. Il marito, inoltre, l'aveva resa molto insicura: Elena aveva spesso paura di sbagliare e di non essere accettata dagli altri.

 Si è dunque trattato di una profonda manipolazione psicologica da parte di Michele Buoninconti; il quarantaquattrenne vigile del fuoco, profondamente ossessionato dalla gelosia nei confronti della moglie, l'ha resa una sorta di geisha: i compiti di Elena Ceste erano quelli di lavare, stirare e cucinare, soddisfando ogni bisogno del marito. Il profilo psicologico della trentasettenne mamma di Costigliole d'Asti, dunque,  non fa che compromettere ulteriormente la posizione di Michele Buoninconti.