La tensione in Turchia è altissima, quando mancano solamente due mesi al voto. Dopo il sanguinoso attentato di ieri, ove in un tribunale è morto un magistrato, anche nella giornata di ieri si sono susseguiti altri violenti e sanguinosi attacchi terroristici, tra cui quella di una donna kamikaze che è stata uccisa. Lo stato turco è dunque sprofondato nel caos più totale, l'ordine è andato perduto; uno dei nuovi attacchi è avvenuto presso una stazione di polizia ove le forze dell'ordine hanno ucciso uno degli assalitori, una donna, che probabilmente indossava una cintura esplosiva, o aveva con sé un ordigno.

Dopo una breve fuga è stato arrestato l'uomo che era con lei, gli inquirenti hanno ipotizzato che i due terroristi possano essere stati mandati dal Partito di Liberazione del Popolo, l'organizzazione di estrema sinistra che ieri ha ucciso il magistrato di cui si è parlato già sopra.

Il terrore avvolge un intero stato

Ad ogni modo la tensione in Turchia continua ad essere altissima, più di trenta persone sono finite in manette con l'accusa di preparare nuovi attentati. Ieri mattina è scattato un nuovo allarme, dopo che un uomo armato ha fatto irruzione presso la sede dell'Akp, il partito del presidente Recip Tayyp Erdogan. L'intervento dei servizi speciali ha permesso di arrestare l'uomo, fortunatamente senza alcun spargimento di sangue.

Così bene non è andata l'operazione per liberare ieri il procuratore, fallita e terminata con la morte dell'ostaggio; il magistrato è morto in ospedale, mentre i due sequestratori sono stati uccisi durante il blitz. Tuttavia ad Istanbul in Turchia è un susseguirsi di allarmi, un aereo della Turkish Airlines, decollato da Istanbul e diretto verso la capitale portoghese Lisbona, è stato costretto a rientrare presso l'aeroporto Ataturk, per la segnalazione di un ordigno a bordo, un allarme rivelatosi in seguito privo di fondamento. Molti hanno ritenuto che i prossimi due mesi saranno ad altissima tensione, fino alle cruciali elezioni che si svolgeranno a giugno.