L'incubo di Ferguson torna alla ribalta negli Stati Uniti dove un altro poliziotto bianco ha ucciso a bruciapelo un afroamericano. Questa volta l'episodio è avvenuto nella Carolina del Sud, a North Charleston: l'agente di polizia Michael Thomas Slager, 33 anni, è indagato per l'omicidio di Walter L. Scott, un 50enne afroamericano. Ad incastrare il poliziotto è un video amatoriale registrato da un testimone con un telefonino e ripreso dal New York Times che l'ha reso pubblico sul proprio sito web.
Afroamericano ucciso da un poliziotto dopo un diverbio per un fanalino rotto
Tutto ha inizio con l'afroamericano che viene fermato alla guida di una Mercedes dall'agente in quanto aveva un fanalino rotto. Da qui ha inizio un diverbio in cui, secondo quanto affermato dal poliziotto, l'automobilista avrebbe cercato di strappargli di mano il taser. Slager allora dichiara di aver sparato perché ha avuto paura per la sua incolumità. Ma il poliziotto era ignaro di essere stato ripreso durante l'accaduto e infatti le immagini hanno smentito la sua versione dei fatti. Nel video si vede chiaramente che l'agente spara ben otto colpi contro l'uomo che stava scappando, finendo così per ucciderlo. A quel punto Slager si avvicina all'uomo a terra e lo ammanetta, poi sembra prendere qualcosa nel punto dove sono partiti i colpi e posa l'oggetto accanto alla vittima.
L'agente ora rischia una pesante condanna per omicidio e anche il sindaco di North Charleston, Keith Summey ha dichiarato che chi ha sbagliato dovrà pagare.
Il caso Ferguson nel Missouri
Quanto accaduto nella Carolina del Sud sabato scorso, riporta ai fatti avvenuti la scorsa estate a Ferguson e fa nascere nuovi interrogativi sull'operato della polizia degli Stati Uniti verso i cittadini afroamericani.
Lo scorso agosto era stato l'agente Darren Wilson ad uccidere il 18enne Michael Brown ma in quel caso i federali non hanno preso provvedimenti nei confronti del poliziotto. Anche il dipartimento di Giustizia non aveva ritenuto ci fossero prove che mostrassero che Brown aveva le braccia alzate quando è stato ucciso. Il presidente Barack Obama ha invece condannato fortemente l'accaduto ma le tensioni in tutti gli Stati Uniti non accennano a placarsi e anche nella Carolina del Sud si stanno preparando diverse manifestazioni di protesta.