Spunta una nuova ipotesi per la morte di Domenico Maurantonio, il giovane padovano morto a seguito di una caduta dal quinto piano dell'albergo dove era ospite con tutta la classe, in occasione della gita scolastica per la visita all'esposizione universale, in corso di svolgimento a Milano, come riportato dal quotidiano "Il Fatto Quotidiano". Due dei suoi compagni hanno rilasciato una dichiarazione al quotidiano "Il Mattino di Padova", con la quale asseriscono, che un'ipotesi plausibile per giustificare il tragico incidente, potrebbe essere quella di un malore fisico, più esattamente un problema neurologico che, causandogli uno stato confusionale, lo abbia indotto nel terribile errore di scambiare la finestra dalla quale è precipitato, con la porta del bagno, che si trova a fianco.

A seguito della manifestata meraviglia, che hanno provato i genitori per il silenzio dei compagni del ragazzo, per i quali non è assolutamente possibile che nessuno abbia visto niente, i due amici ribattono con forza che non sono omertosi, al contrario, sottolineano la loro immediata disponibilità a collaborare nell'inchiesta, avviata al fine di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. I compagni di Domenico desiderano smentire, con le loro dichiarazioni, tutte le illazioni che sono state fatte sui loro comportamenti, non volendo che del giovane, esca un'immagine che non rispecchia la realtà. Nel ricostruire le ultime ore di quella maledetta serata, confermano che nella loro camera non è avvenuta nessuna festa, e, che fossero tutti molto stanchi poiché svegli dalle prime ore del mattino, avendo dovuto affrontare il viaggio per raggiungere la città.

Inoltre, per tutto il pomeriggio, avevano camminato molto, a seguito della visita ai padiglioni di Expo.

Un punto che tengono molto a sottolineare, è quello che, al contrario di molte ipotesi apparse sulla stampa, nessuno dei componenti della compagnia era ubriaco. L'unica cosa che avevano bevuto quella sera, è stata una bottiglia di liquore alla prugna, tra l'altro consumata in cinque persone.

Soffermandosi sugli argomenti con i quali si erano intrattenuti prima di andare a dormire, dichiarano che avevano discusso di scuola, delle ragazze in generale, e delle loro fidanzate in particolare, in un'atmosfera gioiosa e cordiale. Commentano inoltre la fotografia che Domenico ha inviato su "Whatsapp", da lui stesso scattata e postata alle ore 3 e 30, probabilmente una delle ultime cose che il ragazzo ha fatto quella notte.

Infatti, verso le 5 e 30 del mattino, il gruppo di amici si ritira nelle proprie stanze per dormire, e fino a quell'ora, come confermato dai due giovani, Domenico era nel suo letto.

In seguito, alle 6 e 30, uno dei compagni del padovano, svegliandosi e non trovandolo nel suo letto, ha pensato che si trovasse in bagno. Quando si sveglia tutta la classe, i ragazzi notano l'assenza di Domenico e i propri effetti personali, occhiali e portafogli, lasciati sul comodino. Così, iniziano a domandare anche al personale dell'albergo se per caso lo avessero visto, fino a quando, pochi minuti dopo, l'arrivo della polizia li ha messi a conoscenza del tragico epilogo. Molte sono le ipotesi che fino ad oggi sono state fatte per ricostruire l'evento, mentre la pista più accreditata dagli inquirenti, e la più seguita, resta quella del tragico scherzo finito male.