Continua a far discutere il caso di Domenico Maurantonio, il ragazzo di 19 anni morto durante una gita scolastica a Milano, dopo una caduta dal quinto piano dell'hotel dove veniva ospitata la classe. Un volo di 20 metri che lascia ancora diversi dubbi tra i parenti del ragazzo e gli investigatori, che stanno cercando di accelerare i tempi per scoprire la realtà. Le ultime news sulla tragedia vedono il padre attaccare duramente i compagni di classe di suo figlio. Il papà Bruno infatti vorrebbe maggiore chiarezza soprattutto dai suoi compagni di stanza, per capire cosa è realmente accaduto quella notte del 10 maggio.

Perché nessuno parla? Perché nessun compagno di classe è andato a dare l'ultimo saluto a Domenico? Sono tante le domande che continuano a perseguitare gli investigatori e soprattutto la famiglia del ragazzo.

Parla Bruno Maurantonio, padre di Domenico: attacco ai compagni di classe del figlio

Il padre di Domenico Maurantonio se la prende con i compagni di classe di suo figlio. Vuole conoscere la verità e solo loro possono renderla pubblica. Bruno si sfoga e non le manda a dire: "Immaginavo che i ragazzi fossero sotto choc, che rimanessero in silenzio a causa del contraccolpo per quanto accaduto nell'hotel. Ma a due settimane dalla tragedia, pensavo che i ragazzi parlassero ed esponessero quanto accaduto in quell'hotel il 10 maggio".

Parole di sconforto e delusione nei confronti dei compagni del figlio. Bruno Maurantonio sperava in una maggiore collaborazione, invece la famiglia del 19enne è rimasta sola, con la speranza che gli investigatori possano trovare delle prove e possano ricostruire gli ultimi minuti del ragazzo. Il padre di Domenico inoltre è sicuro che non si sia trattato di un suicidio né di un incidente, confermando di aver visto l'hotel e di essere certo che da quella finestra è impossibile cadere in modo accidentale o per errore.

Perché questo silenzio attorno alla morte di Domenico Maurantonio?

A far da padrone il caso di Domenico Maurantonio è il silenzio. Nessuno parla. I compagni di classe e soprattutto i compagni di stanza del ragazzo 19enne morto dopo una caduta dal quinto piano, parlano di disgrazia. Intanto all'Istituto Ippolito Nievo di Padova regna la tensione.

All'interno della scuola infatti c'è un clima insopportabile - così come riportano vari quotidiani italiani - e c'è solo un ordine: il silenzio. La preside si sfoga per le ricostruzioni false riportate sui vari giornali, i compagni invece si limitano ad un "è una disgrazia, noi non sappiamo nulla". Continua intanto il lavoro degli investigatori. Un caso, quello di Domenico Maurantonio destinato a far parlare ancora a lungo.