Tragedia a Roma: lite condominiale culmina in omicidio in un palazzo nel quartiere periferico di Ponte di Nona, zona a sud-est della Capitale. Secondo le ricostruzioni degli agenti, la vittima, un uomo di 48 anni di origine romena, è stato accoltellato al petto da un 60enne italiano nell'androne del palazzo dove entrambi abitavano. I condomini, dopo il drammatico epilogo, hanno subito chiamato la polizia e il 118. Soccorsa e portata al Policlinico di Tor Vergata in condizioni gravissime, la vittima è morta poco dopo l'arrivo in ospedale. Gli agenti invece hanno fermato il 60enne ritenuto colpevole dell'aggressione: l'uomo era già noto alle forze dell'ordine per altri piccoli precedenti penali.

I condomini hanno ricostruito i fatti relativi l'accaduto. Raccontano che i due uomini litigavano già da tempo per motivi banali, legati per lo più a questioni condominiali: inquinamento acustico (radio e televisione con volume troppo alto), panni stesi o vasi che gocciolavano acqua dal balcone. Le forze dell'ordine dunque erano dovute già intervenire diverse volte per mitigare i rapporti già tesi fra i due condomini.

La sera della vicenda, il 18 Maggio 2015 attorno alle ore 23, scatta una nuova lite furibonda. Gli altri inquilini del palazzo assistono nuovamente alla rumorosa bagarre tra i due: la vittima, che abitava al secondo piano del palazzo, si scontra con l'assassino, che invece abitava al terzo piano, dove si consumerà la tragedia.

Inizia la lite verbale nell'androne del terzo piano, questa sfocia in colluttazione, con calci e pugni. In seguito la situazione degenera e il 60enne entra in casa sua a prendere un coltello da cucina. I due dopo continuano a fronteggiarsi duramente fino a che l'italiano colpisce al cuore l'altro. Chi ha trovato la vittima riversa in una pozza di sangue è una vicina di casa, che ha chiamato subito i soccorsi.

È la seconda tragedia scoppiata a pochi giorni di distanza per gli stessi futili motivi: questioni condominiali. Pochi giorni fa infatti a Napoli un uomo di 48 anni aveva sparato e ucciso quattro persone con un fucile a pompa, si pensa dopo una lite legata al bucato steso in cortile. Si tratta di Giulio Murolo, infermiere senza precedenti penali che viveva a Miano, periferia a nord di Napoli. L'uomo, tra le vittime, ha freddato anche la cognata e il fratello, prima sparando all'interno del suo appartamento poi dal balcone di casa. Feriti anche due poliziotti e un carabiniere.