Non ha avuto bisogno di un provvedimento di indulto o amnistia come sperava e non sarà per lui necessaria la grazia che aveva chiesto al presidente della Repubblica: Fabrizio Corona, fotografo dei vip, conosciuto come il "re dei paparazzi", torna in libertà. L'uomo è già stato scarcerato e ha già lasciato il carcere di Opera di Milano in cui si trovava detenuto. A decidere sulla sua liberazione, accogliendo l'istanza dei suoi legali, è stato il magistrato di sorveglianza Giovanna De Rosa.

Fabrizio Corona liberato e affidato alla comunità di don Mazzi

A Fabrizio Corona è stata praticamente sospesa l'esecuzione della pena e per motivi di salute legati alla droga è stato affidato ad un centro di riabilitazione. Contento il "re dei paparazzi" che si è già fatto vivo sulla sua bacheca Facebook. "Ho attraversato la tempesta - ha scritto in un post rilanciato dall'Ansa - ho lottato fino all'ultimo. E' stata dura - ha aggiunto sul social network il fotografo dei vip tornato in libertà - ma era necessaria. Ora - ha concluso Corona - si riparte". Infine l'hashtag in spagnolo "#SIPUEDE".

Il 're del gossip' su Facebook: 'Dopo la tempesta si riparte'

Corona, dopo tre anni e due mesi di carcere per un cumulo di reati, ripartirà dalla sua salute sottoponendosi a un programma di recupero nella comunità di don Mazzi, la Exodus.

Il piano di riabilitazione per il "re del Gossip" - era stato condannato a una pena complessiva di 13 anni e due mesi di carcere per vari reati che andavano dall'estorsione all''ex calciatore della Juve David Trezeguet alla bancarotta fraudolenta di una sua società - punta al superamento dei problemi legati, riferisce l'agenzia Agi, all'assunzione di cocaina (droga molto diffusa nel mondo dello spettacolo) e al reinserimento nella società.

Corona nel corso della sua detenzione carceraria ha usufruito di centocinquanta giorni di sconto di pena per ogni anno passato in cella riuscendo adesso ad avere accesso al percorso di riabilitazione in comunità. "Sono felice e giuro - ha detto Corona all'Ansa dopo la liberazione - che in carcere non ci tornerò più".