È accaduto a Mumbai, la città più popolosa dell'India, che si trova sulla costa occidentale del paese, con i suoi circa quattordici milioni di abitanti, capitale dello stato del Maharashtra. La notizia ha fatto il giro del mondo: alcune persone, dopo aver consumato un liquore contraffatto, prodotto utilizzando quantità eccessive di metanolo, sono morte e altre sono ricoverate in alcuni ospedali della città, con sintomi di avvelenamento. Le vittime al momento sono 102: lo apprendiamo direttamente dal sito on line The Times of India, ma sono destinate ad aumentare, mentre altre persone continuavano ad arrivare negli stessi ospedali.

In Italia, fra i primi a battere la notizia, venerdì 19 giugno, il sito dell'Ansa, e poi quello di Repubblica, che riferiscono che il liquore incriminato è stato venduto in una rivendita di Laxmi Nager, baraccopoli a nord di Mumbai, nella zona di Malvani. Il liquore sarebbe stato venduto da mercoledì, mentre giovedì arrivano le notizie che alcune persone hanno iniziato a stare male, avvertendo forte dolore addominale, fino allo svenimento e alla morte. Sette persone sono state arrestate: tra i quali i tre proprietari della rivendita e due responsabili della distribuzione.

L'intossicazione da metanolo, o alcol metilico, che si trova anche in prodotti come vernici e solventi, richiede cure immediate, e può essere rimosso dal sangue tramite emodialisi.

Inoltre, si inibisce il suo metabolismo utilizzando antidoti come l'etanolo e il fomepizolo. Altri trattamenti servono per contrastare le manifestazioni neurologiche. In India si sono verificati altre volte casi simili di intossicazione, abbastanza recenti, in particolare diversi casi nella parte nord del paese, nello Stato di Uttar Pradesh.

In Italia si ricorda il fatto dello scandalo del vino al metanolo, risalente al 1986, che avvenne in alcune regioni del nord, quali la Lombardia, il Piemonte e la Liguria. Allora, l'ingestione di vino adulterato, determinò l'avvelenamento di alcune persone e di 23 morti.