In Europa vivono 12 milioni tra rom e sinti, 150 mila si trovano nel nostro paese, rappresentando lo 0,25% della popolazione italiana. Solo il 3% è effettivamente nomade, gli altri sono stanziali ed il 20% è alloggiato nei "campi", che presentano voci di spesa elevate nonostante risultino un sistema abitativo notevolmente al di sotto degli standard di sicurezza internazionali.

Sono proprio i rom attualmente nei "campi" che saranno interessati dal progetto di sgombro e ricollocamento presentato dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con il presidente Piero Fassino, che ha sottolineato come siano stati i sindaci a chiedere che venisse affrontata la questione.

Entro luglio presenterà il suo "piano nomadi" al ministero dell'interno, l'obiettivo è quello di superare l'emergenza legata ai campi, talvolta abusivi, dove le condizioni di vita sono spesso poco igieniche, le infrastrutture precarie e scarsissima la manutenzione. Altro obiettivo è quello di ridurre il peso e sulle grandi città, Roma, Milano,Torino e Napoli, dove si concentrano attualmente i campi. Il piano prevede che i rom debbano firmare un patto d'emersione, basato sul riconoscimento e sul rispetto della legalità.

Case al posto dei campi

In seguito, al posto dei campi, sono previsti case famiglia, alloggi popolari, aree attrezzate e cooperative di autocostruzione. Anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha parlato di questo impegno preso, puntualizzando che "per farlo metteremo a disposizione tutta la forza dello Stato e le risorse che saranno necessarie per venire incontro alle esigenze dei comuni".

Queste nuove forme di alloggio potrebbero arginare la dispersione scolastica attualmente precocissima tra i rom, anche a causa del fatto che i campi si trovano spesso in aree distanti dai servizi primari, dove trasporti e collegamenti sono assenti o quantomeno carenti. Una percentuale impressionante, ben il 60% dei rom, è attualmente minorenne, eppure in Italia solo il 13,2% della spesa per l'emergenza rom è stato indirizzato a una maggiore integrazione dei bambini nelle scuole.