Le donne che si prendono la libertà di invocare Dio durante l'atto sessuale andrebbero arrestate. Questo è il convincimento di John Hagee, fondatore e pastore della chiesa di Cornerstone a San Antonio, in Texas (USA).



Hagee sostiene che nel mondo di oggi - afflitto da ogni tipo di crimine, delitti e morti - tutti commettono troppi peccati, incessantemente, e che la società moderna non indirizza la giusta attenzione al peccato di blasfemia, cioè non rispetta il secondo comandamento che impone di "Non nominare il nome di Dio invano".

Peccato e punizione



Il pastore, a questo proposito, in un'intervista al quotidiano Newslo, afferma come non esiste peccato più odioso, più sporco, più sprezzante, dell'invocare il nome di Dio durante il sesso.

Se fosse per lui, punirebbe ogni singola donna che commette questo genere di trasgressione, con la carcerazione. Questo, sempre secondo lui, potrebbe essere di buon esempio per dimostrare a quale tremenda punizione si va incontro nominando invano il nome di Dio.

A supporto della sua opinione menziona diversi brani della Bibbia nei quali si censura l'utilizzo inopportuno del nome di Dio, ma non spiega come andrebbero perseguite praticamente le donne colte sul fatto. E ci chiediamo poi, in che modo pensa di coglierle sul fatto?

Emerge inoltre un'altra questione: le donne vanno punite con la galera ma gli uomini come pensa di castigarli?

Hagee si rivolge, infatti, unicamente contro le donne che compiono l'azione incriminata, senza far alcun riferimento agli uomini che potrebbero allo stesso modo commettere il medesimo peccato nel corso di un rapporto sessuale.

Perché non dovrebbero essere arrestati anche gli uomini per lo stesso crimine?

John Hagee

Il settantacinquenne John Hagee si è laureato alla Trinity University di San Antonio e si è poi specializzato in teologia raggiungendo un alto grado di popolarità ed influenza tra gli evangelici. La sua chiesa conta attualmente, per dare il senso del suo seguito, più di ventimila membri attivi.

Molto presente nel dibattito nazionale e internazionale, Hagee ha scritto più di trenta best sellers e ha partecipato a diverse trasmissione televisive statunitensi, sollevando diverse critiche per le sue posizioni a favore di Israele e per i suoi riferimenti critici all'Islam e all'omosessualità.