E' l'agenzia di stampa Adnkronos a battere la notizia che il rom di 19 anni, arrestato insieme al fratello per l'incidente di Via Boccea a Roma in cui è morta una donna filippina e sono rimaste ferite altre 8 persone, sarà scarcerato.
Secondo quanto riferito dall'avvocato del ragazzo, Carola Gugliotta, il GIP di Roma Pieratti ha convalidato il fermo ma ha ritenuto insussistenti le esigenze di una misura cautelare in carcere dal momento che il ragazzo, al momento dell'incidente, non era alla guida dell'auto. La versione fornita dal ragazzo durante l'interrogatorio è stata, pertanto, ritenuta credibile dal giudice romano in quanto coincidente con le versioni fornite dagli altri indagati.
"Al volante c'ero io e quando ho visto l'alt del posto di blocco ho avuto paura ed ho accelerato"- ha dichiarato l'altro giovane accusato dell'omicidio di Corazon, che si trova attualmente detenuto nel carcere minorile di Casal del Marmo, scagionando di fatto il 19enne (ansa.it)
Il legale ha poi precisato che il ragazzo è apparso molto scosso e "lo abbiamo visto piangere tutto il tempo" (adnkronos.it)
Cade, dunque, l'accusa di concorso in omicidio volontario per Samuel, che -ricordiamo- mercoledì scorso ha falciato insieme al fratello e alla moglie minorenne di quest'ultimo, a bordo di una Lancia Lybra, alcune persone in Via Boccea a Roma nel tentativo di fuggire da un posto di blocco della Polizia; a breve per lui si spalancheranno le porte del carcere di Regina Coeli.
Evidentemente la circostanza che lo stesso non fosse alla guida è stata ritenuta determinante dal GIP di Roma e rende la vicenda ancor più paradossale dopo le dichiarazioni della sorella degli arrestati, che ai microfoni di "Dalla vostra parte" aveva dichiarato solo qualche giorno fa: "Tranquilli, tanto fate poca galera".
Sulla vicenda rimangono comunque molti punti da chiarire come l'identità del quarto uomo a bordo dell'auto ed una certezza, ossia la morte di Corazon Abordo in una tranquilla serata di maggio per la follia di 3 ragazzi.