Una possibilità davvero molto discutibile se si pensa al crimine compiuto da quest'uomo, del resto l'uccisione di un essere innocente, di un bambino, è la massima infamia possibile. Mario Alessi, l'ex muratore che 9 anni fa, nel lontano 2006, uccise il piccolo Tommaso Onofri, potrebbe godere tra pochi mesi di una semilibertà per andare a lavorare all'esterno del carcere.

Una famiglia distrutta

Un (giustamente) indignato Gianluigi Nuzzi ha presentato un articolo riguardo tale argomento, sull'ultimo numero della rivista settimanale Quarto grado.

"Se uccidi un bambino, compi il peggiore degli omicidi e non dovresti più uscire dal carcere" ha commentato severamente il giornalista, conduttore dell'omonima e fortunata trasmissione di Rete 4 assieme alla sua collega Alessandra Viero. Questa notizia è stata un duro colpo per la mamma del piccolo Tommy Paola Pellinghelli, una donna già stremata per due gravissimi lutti: quello del proprio figlioletto appunto e l'altro, più recente, causato dalla perdita di suo marito Paolo, colpito da un infarto nel 2008 e morto l'anno scorso.

Ecco come accadde il tutto

Tommaso, fu rapito la sera del 2 Marzo 2006, quando alcuni sconosciuti (che in seguito le indagini identificheranno con Salvatore Raimondi, Mario Alessi e la sua compagna Antonella Conserva), fecero irruzione nella casa in cui abitavano il bambino, il fratello ed i suoi genitori.

Il fatto avvenne a Casalbaroncolo, Paolo Onofri, sua moglie e l'altro loro figlio Sebastiano (di 8 anni all'epoca) furono immobilizzati con del nastro adesivo. L'Alessi confessò di avere lui stesso ucciso il bimbo circa 20 minuti dopo il sequestro, il motivo di tale gesto efferato, secondo la versione dell'assassino, fu perchè il piccolo piangeva troppo forte ed Alessi ed i suoi sodali avrebbero corso il rischio di essere scoperti.

Una possibile libertà o semilibertà che sia, per questo individuo, significherebbe il crollo della legalità, della giustizia e del rispetto per la memoria di un povero bambino, la cui vita fu stroncata a soli 18 mesi. Nuzzi ha definito Tommaso un "piccolo eroe" ed il solo diritto per colui che uccide un bambino è l'ergastolo, una punizione esemplare e senza attenuanti.