Attimi di panico e tensione nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 giugno a Valdagno, comune in provincia di Vincenza. Un uomo, visibilmente ubriaco, si è fermato con la sua auto in pieno centro e, dopo esserne sceso, ha preso un mitra e ha cominciato a sparare alla cieca. Per fortuna, nel cuore della notte, la cittadina era semi deserta e i colpi fatti esplodere dall'uomo, un 42enne, non hanno colpito né ferito alcun passante, ma sono andati a conficcarsi in una campana adibita alla raccolta del vetro.

Cacciato dal bar, ha aperto il fuoco in strada

Giulio Giovanni Bertò, già sbronzo, si è recato in un bar a Maglio di Sopra. Qui, visibilmente alticcio, ha cominciato a infastidire e molestare i clienti, arrivando anche a rompere dei bicchieri. A questo punto, per la serenità degli avventori, il proprietario del bar, insieme ad alcune persone, è riuscito a mandar via il 42 enne che, una volta in strada, ha dato libero sfogo alla sua follia. Si è diretto verso la sua automobile, parcheggiata in centro città, ha estratto dal portabagagli un mitra e ha cominciato a sparare all'impazzata. Subito dopo, come se nulla fosse accaduto, si è messo alla guida e se n'è andato a casa. Nel frattempo, allarmati dai colpi d'arma da fuoco, i clienti del bar dal quale l'uomo era stato allontanato, hanno avvisato il 112, mentre alcuni residenti si sono affacciati per capire cosa stesse accadendo.

Arrestato, aveva in casa un arsenale da guerra

I carabinieri sono riusciti a risalire alla residenza di Bertò, che vive da solo in una palazzina di due piani, costituita da sei appartamenti. Dopo aver ottenuto l'autorizzazione del magistrato, con dieci pattuglie hanno circondato l'edificio, hanno fatto evacuare le famiglie presenti nel condominio e staccato la luce e il gas.

A questo punto, è partita una lunga trattativa fra i carabinieri e il 42enne, il quale dopo circa mezz'ora ha deciso di uscire dal suo appartamento, disarmato, per farsi arrestare dalle forze dell'ordine. Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto, oltre al mitra con cui l'uomo aveva aperto il fuoco in strada, anche un Mab funzionante risalente alla Seconda Guerra Mondiale, un altro fucile e circa 30 chili di hashish. Giulio Giovanni Bertò era già noto alle forze dell'ordine, dato che in passato era stato arrestato per lesioni, spaccio di droga e aggressione.