Secondo il pensiero del Procuratore generale della suprema Corte, Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste attualmente detenuto, deve rimanere in carcere. A pronunciarsi sull'istanza del dr. Corasaniti (Pg della Cassazione) saranno ora i magistrati della Prima sezione penale. Il 45enne vigile del fuoco Michele Buoninconti attende in queste ore di conoscere il proprio futuro; è in carcere dal gennaio 2015. Si dichiara non colpevole, estraneo ai fatti che a lui sono contestati.

Perché uscire di casa al freddo senza abiti?

L'accusa è di avere ucciso la moglie Elena, ma anche di averne abilmente nascosto il cadavere, privo di vestiti, in un Canale sito a circa un chilometro dall'abitazione di famiglia.

La condotta generale di Buoninconti sembrò anomala fin dai primi giorni. L'uomo, da tutti descritto come una persona estremamente gelosa e morbosamente attaccata alla consorte, appariva letteralmente stravolto ma la cosa non destò sospetti poiché si pensava che fosse una naturale conseguenza del dramma che stava vivendo, reso ancora più grave dalla presenza di quattro bambini da gestire, che si erano trovati di colpo senza madre. I bimbi sono ora affidati ai nonni, genitori della Ceste. Le vere vittime di tutta questa storia rischiano di essere proprio loro, che dovranno crescere senza il fondamentale sostegno della figura materna. Non si riesce a capire per quale misterioso motivo Elena avrebbe dovuto uscire di casa in condizioni tanto estreme.



Elena Ceste: una vicenda inverosimile

Era il 24/1/2014 quando una tranquilla madre di famiglia di origini torinesi di nome Elena Ceste, residente a Costigliole d'Asti, sparì senza apparente motivo. Secondo quanto affermato dal marito sarebbe uscita di casa priva degli abiti e senza occhiali da vista: una condizione analoga a quella del protagonista di un altro caso di Cronaca Nera recente e cioè il giovane Domenico Maurantonio, caduto (o spinto) dal 5° piano di un hotel milanese dopo essere uscito dalla sua stanza senza occhiali, scarpe, e telefonino.