Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, è attualmente rifugiato presso l'Ambasciata dell'Ecuador a Londra dal 2012. Ritenendo di essere in 'pericolo di vita' ha chiesto asilo politico alla Francia che, però, ha respinto la domanda. Il presidente francese, Francois Hollande, è convinto che Assange non corra alcun pericolo immediato e, inoltre, sussiste un mandato di arresto europeo nei suoi confronti e una richiesta di estradizione della Svezia per presunti casi di abusi sessuali.
I motivi della richiesta di Assange
Nella lettera, inviata al presidente francese Hollande e al quotidiano Le Monde, che l'ha pubblicata integralmente, Assange si dichiara preoccupato per aver ricevuto alcune minacce di morte a seguito della pubblicazione su Wikileaks di alcuni video, girati nel 2010 da un elicottero americano in Iraq e intitolato 'omicidi collaterali', dove emergerebbe chiaramente che i soldati USA sparavano missili in aree densamente popolate da civili e lontane da obiettivi militari.
In un passaggio della lettera di Assange, il fondatore di Wikileaks indica chiaramente chi sono i suoi persecutori quando scrive: "Io sono un giornalista perseguito e minacciato di morte da parte delle autorità statunitensi a causa delle mie attività professionali. Non sono mai stato formalmente accusato di un reato negli USA o di un reato comune in qualsiasi altra parte del mondo, tra cui Svezia e Regno Unito. Dal 2010 gli Stati Uniti mi minacciano di morte, effettuando su di me e i miei più stretti collaboratori di Wikileaks, una persecuzione politica di grandezza senza precedenti, e da allora non hanno mai smesso. Da cinque anni vivo recluso in 5,5 metri quadri e non mi è data la possibilità di difendermi da qualsiasi accusa...".
Perché la Francia
La richiesta di asilo arriva dopo pochi giorni dalle rivelazioni di Wikileaks sullo spionaggio della NSA americana nei confronti degli ultimi tre presidenti e di alcuni ministri e funzionari francesi. Ma per Assange, che nella sua missiva si è rivolto anche al popolo di Francia, la Costituzione francese prevede che si agevoli l'accoglienza dei 'combattenti per la libertà che sono minacciati di morte'.
Aggiunge, inoltre, che a diverse personalità, su cui pesavano mandati di arresto e richieste di estradizione per fatti molto più gravi delle accuse che gravano sulla sua persona, la Francia ha garantito loro un gesto umanitario in quanto sono state considerate "persone che rischiano la vita ogni giorno per consentire ai cittadini di conoscere i fatti e la verità".
Wikileaks smentisce, attraverso il proprio account di Twitter, che Assange abbia chiesto espressamente asilo in Francia. Probabilmente è vero, non sembra aver presentato una richiesta secondo le formalità di rito legale, ma la domanda di "accoglienza umanitaria" è più che esplicita nella sua lettera dove dichiara: "Solo la Francia è ora in grado di offrirmi la necessaria protezione contro la persecuzione politica di cui sono fatto oggetto". La Francia non è un paese scelto a caso, Julian Assange vi ha vissuto dal 2007 fino alla perdita della libertà nel 2010, e lì spera di potervi ritornare. Speranza vana, a quanto sembra.