Grande imbarazzo in Kenya per la fotografia di Matteo Renzi pubblicata da "Nairobi News". Il premier si è recato nella residenza ufficiale del Presidente keniano, il palazzo della State House situato nella capitale - luogo che si presume debba essere fra i più sicuri dello Stato dell'Africa orientale - con un voluminoso giubbotto antiproiettile. Una misura di sicurezza giudicata "umiliante" dalla stampa locale: l'immagine è stata tratta dalle riprese dell'evento. Dal 14 luglio, Renzi era in visita ufficiale in Etiopia e successivamente nella Repubblica del Kenya, per un colloquio con Uhuru Muigai Kenyatta.

Con il medesimo indumento di protezione sotto la giacca blu, il Primo ministro italiano ha tenuto un discorso all'Università di Nairobi, citando la strage all'ateneo di Garissa in cui il 2 aprile scorso sono rimaste vittime 148 persone. Azione rivendicata dalle milizie islamiste somale ash-Shabaab contro cui le forze armate di Nairobi agiscono da anni.

La Repubblica del Kenya

Fra gli Stati del continente africano, il Kenya fa parte della minoranza di paesi nei quali non si sono verificati golpe: raggiunta l'indipendenza dalla Gran Bretagna il 12 dicembre 1963, il capo delle lotte contro la supremazia coloniale britannica e del principale movimento politico nero - il Kenya African National Union (Kanu) - nonché Pater Patriæ, Jomo Kenyatta (1889-1978), fu eletto presidente e governò la neonata Repubblica fino alla propria morte.

A differenza di altri leader africani, in seguito all'indipendenza, Kenyatta sviluppò fin da subito buoni rapporti con gli ex coloni britannici - non a caso, il primo presidente keniano condusse studi universitari a Londra, laureandosi in antropologia nel 1937. Il suo successore, Daniel Toroitich arap Moi (n. 1924), popolare esponente del partito Kanu, conosciuto come "Nyanyo", ha detenuto il potere fino al 30 dicembre 2002 e si ispirava agli stessi principi politici di Kenyatta.

Terzo Presidente della storia della Repubblica keniana, Mwai Kibaki (n. 1931), rimasto in carica fino al 25 marzo 2013. L'attuale presidente è il figlio di Jomo Kenyatta.

Nairobi: in prima linea nella lotta al terrorismo

Dal 2011 il governo keniano ha avviato l'operazione antiterrorismo "Linda Nchi" per proteggere i confini nord-orientali dalle azioni del movimento integralista ash-Shabaab, attivo in Somalia.

Proprio nella vasta area desertica settentrionale del Kenya sorge, a Daadab, il maggiore campo profughi al mondo. In collaborazione con Amisom, la missione di peacekeeping dell'Unione africana in Somalia, nel 2012 l'esercito di Nairobi ha contribuito a respingere i ribelli ash-Shabaab dalla città portuale di Chisimaio e dalla capitale Mogadiscio. Due anni fa, il 21 settembre 2013, gli ash-Shabaab avevano preso di mira in un attentato il centro commerciale Westgate Mall, nella capitale del Kenya: il bilancio fu di 68 vittime e oltre 150 feriti. Attualmente, il Westgate sta riaprendo al pubblico. Le autorità hanno sollecitato i cittadini a recarvisi senza timore.