"Non ha fatto nulla, non sapeva quali fossero le intenzioni di Igli; non si può dire nemmeno che sia stato un ingenuo. Siamo una famiglia per bene, mio padre e mia madre lavorano". Queste sono le parole della sorella di Marjo Mema, il ragazzo che ha aiutato Igli Meta a commettere l'omicidio di Ismaele Lulli. La tragedia si è consumata a Pesaro, precisamente a Sant' Angelo in Vado.

Domenica scorsa i 3 ragazzi si danno appuntamento alla fermata dei pullman dove qualche mese fa il diciassettenne Ismaele ha conosciuto Ambera, ragazza macedone diplomata da poco ad Urbino, che tutti conoscono come Ambra nonchè come la fidanzata di Igli.

L'albanese voleva far confessare al ragazzo di avere avuto rapporti sessuali con lei. Con l'aiuto della madre di Meta, i 3 giovani arrivano nei pressi di una chiesetta, vicino ad un fiume. Prima, per spaventarlo, lo lega con del nastro adesivo ad una croce poi si spazientisce e gli sferra un calcio e un pugno. Ismaele nega e Igli perde la testa e lo sgozza con un coltello.

Ecco le sue parole davanti agli inquirenti durante l'interrogatorio nel carcere di Pesaro: "Sono stato io. È vero che l'ho portato alla chiesetta e l'ho legato alla croce, era per spaventarlo. Ambra mi aveva tradito con lui, ho perso la testa e l'ho sgozzato". Dopo aver brutalmente ucciso Ismaele, Igli Meta si pulisce con dell'acqua che aveva portato con sé, poi si fa una bagno nel fiume in compagnia dell'amico.

Ambra confessa di aver ricevuto mesi fa un messaggio dal fidanzato "Do e vras" ovvero "lo ammazzo". Aggiunge di aver cercato in tutti i modi di convincere Igli della sua innocenza e del fatto che non avesse fatto altro che chiederle il numero del cellulare. Igli è stato trovato e localizzato dai carabinieri, inoltre, proprio grazie al suo smartphone.

L'avvocato dell'assassino, Salvatore Asole, espone le intenzioni del suo cliente: raccontare tutta la verità sul terribile accaduto e chiedere scusa alla famiglia della vittima. Igli cerca di alleggerire la posizione di Mema Marjo addossandosi tutta la responsabilità.