Com’è facileimmaginare, l’episodio, accaduto a Canosa di Puglia e venuto alla luce grazieal Gazzettino del Mezzogiorno, ha destato molto clamore, anche perché Antonella, la vera figlia di Michele e Caterina, venne affidata non solo ad una famiglia che non era lasua, ma viveva anche in completaindigenza e per di più, la famiglia la maltrattava ed umiliava quando era bambina. Questa situazione si e' protratta fino alla sua adozione nel 2008 - dopo altre vicissitudini - da parte di unacoppia di Foggia, che le ha voluto bene, e a cui lei è grata.

La storia

Antonella nacque con un parto cesareo il 22giugno 1989, ma in quel momento nella sala operatoria c’erano due donne e la bambina venne consegnataai genitori sbagliati, Loreta e Vito.L’altra bambina, invece, fu affidata ai genitori biologici della prima, che la chiamarono Lorena.

Questa se ne andò di casaa 18 anni, dopo aver causato molti grattacapi a quelli che per tanto tempo aveva creduto i suoi genitori, ed ora è sposata.

Mase Antonella è stata sfortunata – ad esempio, veniva picchiata da colui che pensava fosse suo padre ed era costretta a dormire con un fratello minore diabetico affetto daproblemi d’incontinenza, e anche se lui urinava nel letto, nessuno si premuravadi cambiare le lenzuola – pure a Lorena nonè andata meglio con la mamma di Antonella, che la riteneva sua figlia: dato chele creava problemi – non volevaandare a scuola ed è 'fuggita' con un ragazzo che non aveva presentato a casa –la sua presunta madre la insultava con parolacce e pesanti epiteti, racconta l’avvocato Salvatore Pasquadibisceglie,legale della famiglia.

Scoprirela verità sullo scambio in culla non ha risolto i problemi

Nonostante Antonella abbia finalmente saputo quali sono i suoi veri genitori, nonsi è ancora abituata all’idea, anche se mamma e papà hanno cercato di farsiaccettare da lei. L’errore è stato scopertocasualmente su Facebook nel 2012, confrontando le somiglianze tra i membri delle due famiglie, e poi accertatoscientificamente con la prova del Dna.

Antonella ha anche un fratello, Francesco, il quale a sua volta ha chiesto i danni alla Regione Puglia per quanto è avvenuto alla sua famiglia. Tre milioni di euro per la ragazza, due milioni di euro ciascuno per i suoi veri genitori ed il suo vero fratello. Il processo sarà celebrato alla fine disettembre al Tribunale di Trani.