Intorno alle 7 di questa mattina, è avvenuta una sparatoria in seguito ad una lite per viabilità sulla Cassia Bis in direzione Roma all'altezza del chilometro 9. Secondo quanto ricostruito dalla polizia di Stato, sembra che la discussione sia nata tra un vigilantes di 52 anni che si trovava a bordo di un'auto e tre cittadini del Pakistan a bordo di un'altra auto. I tre immigrati a quanto sembra sono tre giovani di rispettivamente, 22, 23 e 27 anni che al momento risultano senza precedenti penali.
A quanto pare, la guardia giurata dopo essere stata picchiata, avrebbe sparato contro due dei pakistani ferendoli. Sono stati così arrestati dalle autorità presenti sul luogo sia il vigilantes che i tre stranieri con l'accusa di rissa aggravata e lesioni gravi.

I due pakistani rimasti feriti

Dovrà rispondere anche di minacce gravi uno dei pakistani, che all'arrivo degli agenti del commissariato Flaminia, accorsi d'urgenza sul luogo, impugnava la pistola della guardia giurata. Dei due stranieri rimasti feriti, il più grave che è stato preso al fianco è stato trasportato dal 118 in eliambulanza presso il policlinico Gemelli ed è attualmente in ospedale in prognosi riservata, mentre l'altro, che è stato colpito ad una gamba, è stato portato presso l'ospedale Sant'Andrea dove ha subìto un'operazione chirurgica; per quest'ultimo, secondo i medici, saranno necessari circa due mesi per riprendersi completamente. Il vigilantes, che non ha riportato invece nessuna grave lesione, è stato solamente medicato sul posto dagli operatori del 118.

Ad ogni modo il tratto di Cassia Bis dove è avvenuto il fatto, è rimasto chiuso al traffico per circa un'ora, per poi essere riaperto alla fine dei soccorsi con conseguente ripercussione sul traffico. Al momento non si conoscono le condizioni dei tre pakistani che sono piantonati da Agenti 24 ore su 24 e saranno interrogati nei prossimi giorni dai responsabili dell'indagine. Potrebbero essere emesse delle ordinanze di custodia cautelare nei loro confronti a causa della rissa e delle lesioni provocate.