Sono le 22 circa della notte che precede il Ferragosto; un bambino di appena 2 anni sta giocando sulla spiaggia di Ladispoli, a meno di 50 km da Roma, all'altezza di Via San Remo. Con lui erano presenti i genitori e alcuni parenti, quando, sfuggendo alla loro supervisione, cade in una buca contenente della brace. Si presume siano stati dei ragazzi, quelli ad accendere il falò sulla spiaggia, andando contro le regole che lo vietano espressamente. Questi hanno poi lasciato tutto così com'era, senza preoccuparsi che qualcuno potesse ferirsi, proprio com'è accaduto.
La chiamata al 118
Viene chiamato subito il 118 e i soccorsi portano il bambino in ospedale, al Sant'Eugenio di Roma. Ora è ricoverato nel reparto Grandi ustionati, con ustioni di secondo e terzo grado su braccia e addome. In questo momento, i carabinieri, stanno indagando per scovare i colpevoli che hanno rischiato di causare la morte prematura del piccolo.
Festività che si trasformano in tragedia
D'altronde questo non è che uno dei tanti, troppi, incidenti che, il più delle volte, avvengono proprio durante un giorno di festa. Un perfetto esempio è Capodanno, dove inesperti, spesso adolescenti e ragazzi giovani, sono sempre alla ricerca di un nuovo modo per divertirsi e fare baldoria. È così che, incoscientemente, perdono qualche dito, mentre tengono in mano un petardo, o, peggio, come nel caso del bambino di Ladispoli, finiscono col danneggiare persone che, per sfortuna del caso, si trovavano a passare troppo vicino.Sono stati infatti ben 251 i feriti, a causa dei botti del Capodanno 2015.
Certo, sempre meno dei 361 dell'anno prima, la speranza è quindi che questo numero possa solo continuare a calare, in fondo un giorno di festa non dovrebbe mai essere sinonimo di morte.
Sempre più bambini le vittime
E quando sono i più piccoli a esserne le vittime, si rimane sempre maggiormente scossi. Solo a pochissimi giorni di distanza, nella giornata dell'8 agosto, era rimasto gravemente ustionato al viso un bambino di otto anni; per non parlare del bimbo di due anni che si è rovesciato dell'olio bollente addosso. Ora non resta che sperare per il piccolo di Ladispoli e che questo possa servire a rendere le persone più consapevoli, evitando che incidenti come questo possano accadere di nuovo.