Coi numerosi sbarchi degli ultimi giorni (con tanto di dispersi), l'argomento non poteva essere più attuale. A far scattare il putiferio le parole di Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, su Famiglia Cristiana. Il vescovo avrebbe puntato il dito non solo contro le leggi attualmente in vigore, pensate per respingere i migranti piuttosto che per favorirne l'integrazione, ma anche contro il governo. "Aiutarli in mare non basta", ha accusato Galantino, facendo eco alle parole del Papa e accusando la politica, e in particolare il governo, di essere 'assente' quando si tratta di immigrazione.
L'accusa: 'Guadagnate sui migranti', la Cei: 'Ci arrangiamo'
In particolare Galantino si sarebbe scagliato contro i leader politici - tipo Salvini, Grillo e il governatore del Veneto, Zaia, definiti "fanfaroni da osteria"- chiedendo se anche loro si stiano prendendo cura dei migranti come fanno, non senza difficoltà, quei vescovi che ospitano i più bisognosi in casa propria. A provocare le dure parole di Galantino sarebbero state le accuse rivolte alla chiesa sull'approfittarsi dell'emergenza migratoria per fare soldi."Nessuno ci guadagna", avrebbe risposto Galantino, sottolineando come tutti i soldi utilizzati per aiutare e sostentare la permanenza dei migranti nei centri cattolici vengano tirati fuori proprio dalle tasche della curia.
In poche parole, ha continuato il Vescovo, "facciamo quel che il vangelo ci ha detto di fare", invitando i dubbiosi a visitare direttamente le strutture gestite dalla chiesa.
Le reazioni della politica
Le parole di Galantino hanno subito provocato la reazione di Matteo Salvini che, con un post su Facebook, ha dichiarato: "L'Italia è ancora una Repubblica o dipende dal Vaticano?".
Le critiche alla Cei sono arrivati dagli esponenti dell'opposizione - come da Maurizio Gasparri e da Gianluca Buonanno - ma anche dai sostenitori del governo e in particolare dalla renziana Deborah Serracchiani, vicesegretaria nazionaledel PD, che ha sottolineato gli sforzi del governo nonostante i continui attacchi di chi "la fa facile".
Per Serracchiani, insomma, la Cei sarebbe stata piuttosto ingenerosa nei confronti del governo.
Uno dei pochi endorsement a favore delle parole di Galantino è arrivato dall'esponente di Sel Arturo Scotto, che ha ripreso le parole del monsignore per attaccare un "governo incosistente e una destra in salsa leghista e grillina che specula sulle paure". Una situazione resa ancora più difficile dalla percezione che gli italiani hanno della presenza dei migranti nel proprio paese, decisamente superiore al numero effettivo.
Le scuse di Famiglia Cristiana
Le reazioni della politica non si sono fatte attendere. Il polverone scatenato dalle dichiarazioni di Galantino è stato tale da portare Famiglia Cristiana a rivedere la dichiarazione, sostituendo l'articolo online con una breve nota in cui si parla di parole pronunciare off the record - ovvero in modo confidenziale - e riportate in modo 'esagerato'. Il giornale ha quindi posto le sue scuse a Galatino che, sempre secondo la nota, sarebbe stato 'strumentalizzato'