Torna d'attualità in Italia il dibattito sull'Encefalopatia Spongiforme Bovinameglio noto alle cronache e alla gente comune come Morbo della Mucca Pazza,il cui nome scientifico è morbo di Creutzfeldt-Jacob.Il motivoè la segnalazione del secondo caso mortale in Italia, e precisamente nel Salento, la cui vittima è un anziano di 67 anni di Giuggianello (LE) come confermato dalla competente Asl di Lecce. L'esito delle verifiche ha confermato che l'uomo è morto in seguito alle conseguenze del morbo come disturbo della memoria, del linguaggio e disorientamenti per cui lo scorso 10 Luglio era stato ricoverato presso l'Ospedale di Casarano dove è in seguito deceduto.

Secondo Caso in pochi giorni in Salento

Inevitabile, che la notizia del secondo decesso causato dagli effetti del Morbo della Mucca Pazza, non mettesse in allarme i cittadini della zona, e della questione si sta già interessando, dopo il primo caso, la Asl di Lecce. Lo scorso 21 luglio infatti a perdere la vita a causa della malattia, era stata una donna di 49 anni residente in un altro comune del Salento, Parabita,che si era recata sempre nella struttura ospedaliera di Casarano, registrando febbre altissima e gli stessi sintomi di perdita di memoria e disturbi del linguaggio, tipici del morbo. Per ora non si grida all'allarme, ma la situazione viene tenuta costantemente sotto controllo dai sanitari, e si spera che non ci siano altri casi.

Il boom del Morbo negli anni '90

I casi di questi giorni però non sono niente se paragonati all'isteria collettiva che si verificò negli anni '90, quando la paura per la possibile diffusione della variante umana della malattia nel continente europeo portò all'abbattimento di migliaia di capi di bestiame con perdite economiche per miliardi di dollari e strettissime limitazioni nei commerci di carni bovina. In Italia in particolare, per alcuni anni fu vietata la commercializzazione della famosissima bistecca fiorentinaed in generale delle carni con l'osso ritenute potenzialmente portatrici del virus.