Due assalitori hanno fatto fuoco contro il consolato degli Stati Uniti a Istanbul poche ore fa, nessuno però sarebbe rimasto ferito stando a quanto riferisce l'agenzia privata Dogan. I i due assalitori si sono dati subito alla fuga, ma la polizia è riuscita a fermare una donna, si cerca ancora il suo complice, un uomo. È stato condotto un altro attacco simultaneo, in una stazione di polizia, nel quale è stata utilizzata una macchina bomba causando almeno 3 morti e 10 feriti. L'attacco è avvenuto nel quartiere Sultanbeyili di Istanbul ed è riuscito a far collassare parte dell'edificio, come riporta l'agenzia Anadolu.

Gli attacchi sono avvenuti entrambi intorno all'una di questa notte. La polizia ha messo dei cordoni di sicurezza intorno all'area, ma, subito dopo l'attentato, ci sono state alcune frizioni con dei cittadini che protestavano contro il PKK proprio a ridosso del perimetro controllato dalle forze di polizia.

Solo ieri la missione americana presso la Nato aveva fatto sapere via Twitter che gli Stati Uniti avevano dispiegato sei caccia F-16 nella base dell'aviazione militare di Incirlink, nella Turchia orientale, per rafforzare la lotta contro lo Stato Islamico nella vicina Siria. Non solo, anche la Turchia ultimamente ha rafforzato la sua lotta contro l'Isil (nome dello Stato Islamico in Iraq e Levante).

Lo scorso mese, infatti, la Turchia ha bombardato nella Provincia di Raqqa in Siria, delle postazioni Isil insieme ad una Task Force guidata proprio dagli Stati Uniti. Gli USA, subito dopo l'attentato, hanno fatto sapere che verranno inviati 30 caccia per bombardare ancora delle postazioni strategiche dell'Isil. In questo contesto si inseriscono gli scontri avvenuti 24 ore prima nel sud-est del Paese tra combattenti del PKK e forze di sicurezza.

Un poliziotto è rimasto ucciso durante l'assalto a una pattuglia nella provincia di Midyat. Nelle stesse ore è morto in ospedale il poliziotto ferito venerdì negli scontri nel distretto di Silopi, nella provincia di Sirnak.