Sta catalizzando sempre di più l'attenzione dei media nazionali il caso di Trifone Ragone e Teresa Costanza: dopo mesi di indagini, infatti, si è tornati a parlare di questo delicatissimo giallo, in quanto, negli ultimi giorni, sono emerse indiscrezioni clamorose. Gli inquirenti sono giunti alla svolta nelle indagini: prima hanno trovato il caricatore di una pistola nel lago del parco di San Valentino, luogo che si trova molto vicino al parcheggio del palazzetto dello Sport "Crisafulli", dove sono stati uccisi i due fidanzati di Pordenone; poi, hanno iscritto al registro degli indagati un amico di Trifone Ragone.
E proprio di questa svolta si è parlato nell'ultima puntata di "Quarto Grado", che da mesi si sta occupando a fondo di questo complicato caso. Il presunto killer sarebbe un commilitone di origini campane, proveniente da Somma Vesuviana e avrebbe ventisei anni. Ma cerchiamo di capire come gli inquirenti siano arrivati ad un punto così avanzato delle indagini. Ecco tutti i dettagli.
Delitto di Pordenone, ecco chi è il presunto killer di Trifone Ragone e Teresa Costanza
Secondo quanto è emerso dall'ultima puntata di "Quarto Grado"; durante la quale si è parlato a lungo del delitto di Pordenone, il collega di Trifone Ragone era ritenuto uno dei sospettati per il duplice omicidio già nella prima fase delle indagini sul caso.
Gli inquirenti hanno sempre tenuto presente alcuni indizi a suo carico e lo hanno interrogato più di una volta. Ma che cosa ha portato gli inquirenti ad iscrivere l'uomo nel registro degli indagati? Pare che il ventiseienne sia stato inchiodato da una cella telefonica in un luogo molto vicino al parco di San Valentino, dove i sommozzatori di Genova hanno rinvenuto un caricatore di pistola, che potrebbe essere stato utilizzato proprio dal killer di Trifone Ragone e Teresa Costanza.
Ma c'è di più: è certo che il ventiseienne conoscesse molto bene Trifone Ragone, dato che visse con lui a Pordenone, prima che il sottufficiale andasse a convivere con Teresa Costanza. Rimangono però oscuri i motivi per i quali l'assassino avrebbe ucciso la coppia.