L'estate ed in particolare il periodo a cavallo fra il mese di settembre e l'autunno è quello più a rischio per la nostra salute, a causa degli insetti che quotidianamente possiamo incrociare all'aria aperta. Le vespe, in particolare, rappresentano un pericolo da non sottovalutare e a farne le spese di questa esperienza è stato un uomo di Mestre, che mentre era in giardino è stato punto ed è morto all'ospedale di Treviso dopo 9 ore di agonia. Si chiamava Luciano Teston e domenica si trovava nella sua abitazione: quando è uscito nei campi antistanti la sua casa ha accusato un malore e solo dopo il suo ricovero in ospedale i sintomi della puntura si sono mostrati ai medici.

Da sempre allergico, l'uomo non si sarebbe mai aspettato di morire a causa di un essere così piccolo, ma fatto sta che aveva sempre portato con sé tuta e mascherina per proteggersi da questi insetti anche mentre era a lavoro, nel centro di bonifica delle Acque Risorgive.

La corsa in ospedale e i sintomi dello shock anafilattico

Fra le malattie più pericolose per la nostra salute, c'è indubbiamente l'allergia alle punture di vespa, che possono causare il fatale shock anafilattico a chiunque entri in contatto con il pungiglione di questi animaletti. Dopo essere andato nei campi antistanti la sua abitazione, l'uomo sarebbe stato punto e sarebbe riuscito a malapena a tornare indietro per chiedere aiuto ai suoi familiari.

Come scrive La Tribuna di Treviso, in seguito avrebbe perso conoscenza e nemmeno in ospedale il cortisone avrebbe avuto l'effetto sperato. Fra i sintomi più noti dello shock anafilattico, c'è senza dubbio la difficoltà a respirare per l'occlusione di gola e faringe. Tachicardia e respiro corto, inoltre, sono due dei sintomi più comuni per chi è allergico alla puntura di vespa e reagisce con uno shock anafilattico.

In molti casi i malcapitati possono sentire anche la testa vuota e avere perdita di conoscenza, mentre sulla pelle non di rado si possono avvertire prurito o vampate di calore, in ogni caso comunque è obbligatorio dirigersi immediatamente nel più vicino pronto soccorso.