La NASA ha dato l'annuncio ufficiale: su Marte scorre acqua salata. Gli studiosi che si sono occupati dell'importante ricerca sono arrivati alla conclusione che sul pianeta rosso, durante i suoi mesi estivi, scorrono dei piccoli ruscelli, che lasciano delle striature scure. Queste ultime hanno rappresentato sempre un mistero, ma adesso la spiegazione sarebbe chiara. Finalmente è stata rivelata la scoperta essenziale, che ha tenuto tutti per ore con il fiato sospeso. La prova inconfutabile arriverebbe dalla funzione svolta dalla sonda spaziale americana Mro, che è stata lanciata il 12 agosto del 2005.

Enrico Flamini, il coordinatore scientifico dell'agenzia spaziale italiana, ha affermato che è la prima prova che dimostra come su Marte vi sia un vero e proprio ciclo dell'acqua. Esisterebbero, quindi, dei ruscelli stagionali con tracce di sali. Tutto ciò apre enormi possibilità allo studio delle caratteristiche dell'universo e soprattutto dei pianeti che fanno parte del nostro sistema solare.

La possibilità della vita

Visto che su Marte sarebbero presenti tracce di acqua salata, ci potrebbe essere anche una vita microbica. E' proprio l'acqua, infatti, che, sul modello terrestre, favorisce lo sviluppo della vita. E' chiaro, quindi, che la scoperta potrebbe dare nuovo impulso alle nuove teorie e agli ultimi studi che si occupano di analizzare un'eventuale presenza di vita su altri pianeti.

I minerali

Secondo ciò che ha detto Flamini, la prova a cui sono giunti gli scienziati è da considerarsi un indizio indiretto. Lo scienziato ha spiegato che i dati mostrano la presenza di minerali, non direttamente di acqua. Tuttavia il fatto che stagionalmente sarebbero presenti delle tracce di sali indicherebbe il depositarsi dell'acqua.

I canali

Sulle linee scure che fino ad ora gli studiosi avevano sempre identificato su Marte si erano aperte diverse ipotesi. Una prova, però, è certa e confermerebbe la presenza di acqua a livello stagionale: le linee scure, che costituiscono dei veri e propri canali per i ruscelli, si allungano sempre durante le stagioni più calde, per poi svanire in quelle più fredde.