Questo signore si chiama Ed Houben, olandese, ha 45 anni ed abita a Maastricht. Non è bello e non suscita pulsioni dei sensi nei suoi confronti, eppure è un personaggio particolare, perché svolge l'occupazione, gratuitamente e solo nel tempo libero, di babymaker. In lingua italiana è un riproduttore, oppure un 'artefice di bambini'. Prima che si pensi ad un individuo che abbia abbondantemente donato i propri spermatozoi a banche del seme, occorre precisare che Ed, pur essendo stato in passato donatore, da parecchio tempo è passato alle 'vecchie maniere' di procreare.

Padre biologico di 106 figli

Definito l'uomo più virile d'Europa, da 13 anni dona il suo seme a coppie etero 'prive di esiti', oppure a coppie lesbiche. E' il padre biologico di almeno 106 bambini. Solo un terzo delle nascite è stato il positivo esito di inseminazione artificiale: gli altri lieti eventi, essendo Ed un serio professionista, sono stati il frutto di consegne 'a domicilio'. Il babymaker ha avuto rapporti sessuali con donne esplicitamente autorizzate dal compagno o dalla compagna. Come prima reazione, verrebbe da pensare ad una storia inventata, oppure alla trama di un film (è già stato fatto in Canada nel 2011, dal titolo: 'Starbuck, 533 figli e non saperlo), eppure sembra tutto vero.

La BBC gli ha affibbiato il titolo di virilità continentale, Der Spiegel ha riportato anni fa le testimonianze di donne che 'avevano giaciuto con lui'. La presenza dei mariti consenzienti assomma al 20% dei casi. In un'intervista resa alla rivista GQ, Ed racconta che molti mariti preferiscono stare nello stesso letto 'senza far nulla', per il puro desiderio di essere presenti al concepimento del proprio figlio o figlia.

Servizio globalizzato

Lo stesso giornalista di GQ ha potuto constatare, nei quattro giorni il cui lo ha seguito per l'intervista, come Ed venga contattato e riceva visite da ogni parte del mondo: Australia, Giappone, Brasile, Belgio, Germania. Variegato il range delle 'volontarie', perfino ex modelle di lingerie. Qualche donna, 'per sicurezza' richiede i suoi favori anche più di una volta.

Una vita scandita dalle altrui ovulazioni. Rispetto all'inizio, Ed (che stia cedendo?) ora chiede preventivamente una foto dell'aspirante mamma, in base al principio : tutte le donne sono perfette, ma qualcuna lo è più di altre. Al di fuori di facili ironie, Houben è l'alternativa economica ai costi ed all'insicurezza della fecondazione assistita. Poco importa che non corrisponda ai canoni imperanti della bellezza maschile: forse il suo aspetto non attraente rassicura di più i partner gelosi delle aspiranti madri. Si è più certiche non ci siano stati coinvolgimenti emotivi, ma solo quelli strettamente tecnici. A testimonianza del suo scrupolo, Ed si sottopone semestralmente ad esami per escludere patologie sessualmente trasmissibili e per garantire l'integrità e salubrità del proprio patrimonio genetico.

Gli esiti di tali esami vengono da Ed riportati nel proprio sito web ufficiale, a 'garanzia del consumatore'. Egli non è un uomo ricco: del proprio lavoro 'ufficiale' ha comunicato solo il reddito, 18mila euro annui e si è sempre rifiutato di ricevere compensi per il ruolo di babymaker, ritenendo eticamente che la vita non vada comprata. Houben non ha figli anagrafici e dichiara che, se i figli biologici lo vorranno conoscere, lui non avrà problemi. Nei patti 'prerapportuali', Ed rassicura sul fatto che non rivendicherà mai la propria paternità.