Tratto in arresto l'istruttore di una palestra di Caltanissettaper commercio illegale di prodotti ad azione anabolizzante. Nell'ambito della stessa operazione condotta dalla Squadra mobile e diretta dal vice questore aggiunto Marzia Giustolisi, sono state sequestrate circa cento scatole del prodotto,trovate nell'intercapedine di un garage e in diverse abitazioni. L’arrestato, 44 anni, si trova adesso ai domiciliari. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale nisseno, David Salvucci, su richiesta del sostituto procuratore Maria Carolina De Pasquale.

L'indagine dopo un controllo

L'indagine è scaturita da un controllo effettuato dai poliziotti nei confronti di tre giovani residenti in un centro palermitano, trovati in possesso di un prodotto classificato come anabolizzante, con un foglio contenente appunti scritti a mano. In quella circostanza i tre dichiaravano di averlo acquistato in una palestra. Da verifiche sui tabulati telefonici, i poliziotti sono risaliti all’arrestato. Dalle indagini sarebbe emerso il commercio illegale di tali prodotti, con assuntori in diverse zone della Sicilia, a Campobello di Licata, Petralia Sottana e San Michele di Ganzaria. In tre sono stati identificati, compreso un collaboratore della palestra. Perquisizioni sono state effettuate a carico dei titolari di una palestra di Barrafranca, che avrebbero discusso di prodotti a azione anabolizzante con l'arrestato.

Denunciato il gestore di una palestra di Serradifalco, un ventitreenne.

Intercettazioni telefoniche e ambientali

Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali sarebbe emersa la consapevolezza dei danni alla salute derivanti dall'uso delle sostanze sequestrate, che sarebbero state definite "bumme". In una conversazione, sarebbe stato raccomandato di non bere il caffè in concomitanza con l'assunzione del prodotto, per non rischiare un collasso.

In un altro caso, sarebbe stata effettuata un'iniezione senza precauzioni igienico-sanitarie. Il quarantaquattrenne sarebbe stato ripreso da telecamere mentre prelevava i prodotti da un nascondiglio, precisamente dall'intercapedine di un garage.