Ancora sorprese nelle indagini sull'omicidio di Pordenone. E' stato scoperto che l'auto di Giosuè Ruotolo, indagato per il delitto di Trifone Ragone e Teresa Costanza, si trovava la notte dell'uccisione in una via vicina a quella che costeggia il lago, in cui è stata ritrovata la pistola. Emergono, quindi, nuovi dubbi e si fanno strada altre domande sul ruolo svolto dal 26enne di Somma Vesuviana e sulle sue eventuali implicazioni con l'esecuzione dei due fidanzati.

I fotogrammi

A parlare dei fotogrammi che mostrerebbero l'auto di Ruotolo nei pressi del parco di San Valentino è stata la trasmissione Domenica Live.

In particolare sono stati mostrati due fotogrammi registrati da una telecamera posta lungo la strada vicino alla zona del delitto. In una delle immagini si può vedere il veicolo nell'area in cui la coppia è stata uccisa. L'ora in cui è stata avvistata la macchina sarebbe perfettamente compatibile con quella in cui è avvenuto l'omicidio.

Il buco di sette minuti

Nelle intercettazioni dei fotogrammi si parla in particolare di un buco di sette minuti, in cui non si hanno più tracce dell'auto. Di questo lasso di tempo dovrà rendere conto lo stesso indagato, che dovrà spiegare che cosa abbia fatto. Gli investigatori non sono ancora arrivati ad una risposta definitiva. In particolare la procura ha intenzione di scoprire se veramente alla guida del veicolo ci fosse Ruotolo, che invece ha sempre sostenuto di essere impegnato in casa a giocare con la PlayStation.

Il problema è che questo punto è difficile da chiarire, perché le immagini fornite dalla telecamera di videosorveglianza non sono così chiare.

Ruotolo aveva prestato l'auto?

A fornire le spiegazioni su questi dubbi dovrà essere l'indagato, perché rimarrebbe anche la possibilità che egli avesse prestato l'auto a qualcuno. In queste circostanze dovrebbe chiarire a chi avesse dato in prestito la sua Audi A3 e quali siano stati i motivi della cessione del veicolo. Se Ruotolo non fornisse queste spiegazioni, la sua posizione potrebbe aggravarsi.