Questa volta è accaduto in un college dell’Oregon, a Roseburg nell’ovest degli Usa, con una decina di morti, compreso l’attentatore. Molti i feriti. Il presidente Obama torna a chiedere al Congresso più controlli sulla vendita di armi.
Odiava le religioni
L’attentatore, Christopher Harper Mercer chiedeva ad ognuno ‘sei un cristiano? Allora visto che sei un cristiano, vedrai Dio nel giro di un secondo’ e poi faceva fuoco. Queste le dichiarazioni del padre di una ragazza di 18 anni, che ha raccontato ai suoi come si sono svolti i fatti, prima di finire in sala operatoria, descrivendo l’incubo vissuto quando il killer ha fatto irruzione nella sua classe.
‘Mentre scappavo ho visto il pavimento inondato di sangue, sentivo spari, urla’. Le dichiarazioni dei sopravvissuti sono simili tra loro. Gli studenti di questo piccolo college di Roseburg, descritto sul suo sito web come un campus dall’atmosfera pacifica e sicura, sono diventati con i loro genitori ed amici, ostaggi della paura. La stessa paura che aveva braccato le 32 vittime del Virginia Tech nel 2007, oppure i 20 bambini uccisi a New Town nel Connecticut nel 2012. Due massacri fra i tanti, troppi, in un’America che conta nelle mani dei suoi abitanti 310 milioni di pistole e fucili. Cifre che hanno spinto Obama ad esprimere insieme al dolore, tutta la sua frustrazione ed impotenza di fronte alle lobbies delle armi, più forti di qualsiasi volontà politica di porre un freno alle stragi.
Inutilmente però. Agli americani piace avere le pistole ed acquistarle senza quasi controllo nelle armerie, online o nelle fiere paesane.
Ucciso anche il killer
Le autorità dicono che Mercer ha ucciso almeno nove persone e ferito almeno altre sette all’Umpqua Community College di Roseburg prima di essere ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia.
Gli investigatori hanno gettato pochissima luce pubblicamente sul possibile movente di Mercer per i barbari assassinii.Tuttavia, i rapporti hanno indicato che stavano esaminando la sua presenza e scritti sui social media molto da vicino.Un funzionario di polizia ha descritto l’omicida come ‘un giovane arrabbiato che era molto pieno di odio’.Un altro funzionario ha detto che gli investigatori stavano studiando attentamente gli scritti "odiosi" di Mercer.
Il capo procuratore federale dell'Oregon ha detto che le autorità avevano sentito voci secondo cui il killer aveva pubblicato ‘una sorta di manifesto’ prima della sparatoria.
Kortney Moore, 18 anni, ha detto in un’intervista che mentre si trovava in classe, un proiettile è entrato dalla finestra e l’insegnante è stata colpita alla testa. L’ennesima tragedia annunciata che non sarà l’ultima fino a che gli Stati Uniti porteranno con sé la loro voglia di armi e violenza che si trascinano dietro dai tempi del Far West e che non riescono a scrollarsi di dosso.