L'interessantissima trasmissione curata e condotta da Milena Gabanelli, Report, si è occupata domenica sei dicembre dei nostri amici a quattro zampe. Nella fattispecie, è stato analizzato il giro d’affari che ruota intorno a gatti e a cani domestici. Un giro d'affari che prevede diversi rami d'attività: dalla toelettatura ai cimiteri, passando per farmaci e integratori, fino all’alimentazione. E' soprattutto su quest'ultima che il programma, in onda ormai da diversi anni su Raitre la domenica sera, si è concentrato. Cosa contengono le crocchette che diamo a mangiare ai nostri animali domestici?
Ecco di seguito il risultato dell'indagine di Report.
Il giro d'affari intorno alle crocchette
Partiamo dal dato economico. Report ci informa che nell'ultimo decennio la spesa degli italiani per cani e gatti è aumentata del settanta percento. L'impennata così netta la si deve proprio al cibo industriale. Al punto che i fondi di investimento stanno puntando sempre più i loro milioni su questo settore. Dalla produzione fino alla distribuzione. Ed ecco che quella che è diventata una vera industria continua a crescere, non venendo neppure sfiorata dalla recessione che attanaglia da anni l'economia globale.
Ma cosa contengono le crocchette?
A questa domanda non è facile rispondere. Si sa però che contengono scarti di macellazione, diventati una vera miniera d'oro.
Le etichette non sono chiare. Ma si tratta di cibi industriali che a chi li trasforma costano pochissimo e rendono tanto sul mercato. Intervistato dal programma, il veterinario David Bettio non ha dubbi: il cibo che diamo ai nostri amici a quattro zampe non è adatto per loro. Se dopo qualche tempo diamo loro della carne cruda, non la riconoscono.
Ciò significa che il predatore che è in loro non esiste più, lo abbiamo annullato dandogli da mangiare cibo industriale. E ciò, sostiene Bettio, è ''aberrante''. Nelle crocchette poi vengono aggiunti vari integratori perchè il contenuto in sè non contiene tutto ciò di cui l’animale ha bisogno. Di qui l'aggiunta di sostanze come additivi, conservanti, antiossidanti e aflatossine.
Queste ultime particolarmente dannose per la loro salute. Il tutto, senza che siano indicate nelle etichette.
La sperimentazione animale
Ma oltre al volume d'affari e cosa questo cibo contiene, c'è un terzo aspetto non meno vergognoso: la sperimentazione animale che viene eseguita per testare questi prodotti. Le multinazionali non hanno consentito agli inviati di Report di visitare i loro canili, gattili e centri di ricerca dove vengono testati i prodotti alimentari. Ciò lancia il sospetto che tanti animali vengano tutti i giorni sottoposti a vari generi di cibo a mo' di sperimentazione. I veterinari interpellati dal programma suggeriscono ai padroni di cani e gatti di affidarsi a specialisti per farsi consigliare i cibi più adatti per loro e lo stile di vita che devono fargli tenere. Qualche carezza e un giocattolino non bastano per essere dei buoni padroni.