'Vista l’oraper fortuna in facoltà non c’era ancora nessuno. Le attività didattiche sono state sospese fino a domenica, ma temo che potranno riprendere soltanto dopo la pausa natalizia'. Così, a caldo, commenta il rettore dell'Ateneo,Gaetano Manfredi, rammentando nel contempo che la città di Napoli posa su un numero considerevole di cavità tufaceedel tutto simili a quella scoperta dalla voragine che ha inghiottito l'ala della facoltà di veterinaria. 'Sarà ora il servizio geologico del Comune a dover far chiarezza. Immagino che la cavità sia stata censita in precedenza nelle loro mappe', ha concluso il rettore.

La denuncia diCittadinanzattiva.

Il 2015, anno nero per la scuola italiana

Solo pochi mesi fa, Cittadinanzattiva denunciava: "Metà delle scuole italiane sono a rischio crollo". Il Governo ha risposto coldecreto ribattezzato 'Scuole belle', a sua volta criticato da Cittadinanzattiva e da quasi tutto il mondo della Scuola. I dati relativi all'edilizia scolastica non paiono mettere tranquillo il Ministro Giannini. Alcuni casi:

FAVARA (AG) - ottobre, crolla il soffitto, ferito un alunno e la maestra;

MASSA - ottobre, crolla il soffitto dell'istituto commerciale, ferita una studentessa;

BAGHERIA (PA) - ottobre, nella frazione di Aspra, crolla il tetto che fortunatamente non investe il medico e le due alunne presenti: 400 bambini a casa per precauzione;

PIEVE A NIEVOLE (PT) - ottobre, una grondaia crolla trascinandosi grossi pezzi di intonaco: il caso vuole accada al mattino molto presto, nessun ferito;

AVERSA (CS) - ottobre, crolla il solaio all'Università: operaio 41enne muore investito dai detriti.

Scuole belle o scuole sicure?I fatti sopra riportati, occorsi nel solo mese di ottobre di quest'anno, ci dicono che Cittadinanzattiva ha visto bene. Secondo il rapporto presentato a settembre di quest'anno, il 15% delle aule, il 12% delle mense e il 27% delle palestre presentano distacchi di intonaco. Il 23% delle aule ha infissi non integri e il 17% presenta cavi volanti (il 6% presentaaddirittura fili scoperti). Meno slogan e più sicurezza per tutti?