Sembra essere una svolta quanto accaduto in Arabia Saudita:è stato concesso il diritto di voto per la prima volta alle donne candidate ed alle urne alle amministrative, ma le discriminazioni comunque restano e si fanno sentire. 'Sappiamo che le donne fanno parte della società ma il loro ruolo non è quello, il loro posto è a casa a crescere i figli', dice un uomo arabo, mentre si svolgono le prime amministrative per le donne sia come candidate che come elettrici. Per la prima volta in Arabia Saudita potranno votare come era stato promesso da reAbdullah bin Abdulaziz Al Saud (Abd Allāh bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd) poco prima di morire.
Una svolta storica quindi, nonostante tanti siano i contrari: il 72% dei cittadini sauditi, infatti, non appoggia la candidatura delle donne. 'Non si vede molta gente qui intorno, ma crediamo sia un passo. Iniziamo a credere al possibile cambiamento graduale', aggiungono due donne col viso e corpo completamente coperti.
Le legge della Shari'a e le difficoltà ancora presenti
In un paese noto per essere tradizionalista, indietro con i diritti umani dove si può essere facilmente condannati a morte senza tanti passaggi giuridici, tra questi uno dei più restrittivi è il voto femminile che rappresenta un cambiamento di vedute, anche se sotto la rigida legge della 'Shari'a' che ha imposto separazione dei testi durante la campagna elettorale e vietato che si pronuncino discorsi davanti al sesso opposto.
In una vignetta che sta facendo il giro del web si ritrae una donna andare verso il seggio, ma nel deserto sotto il sole, a piedi, perché ancora non hanno diritto a poter prendere la patente per le automobili, 'avere la patente è diventato un simbolo. Se questa restrizione verrà buttata giù, tutti capiranno che si può lottare e vincere per i propri diritti', dice una ragazza la cui candidatura è stata rifiutata.
Le cittadine saudite hanno fatto campagna elettorale soprattutto sui social networkFacebook e Twitter e sono 900 per avere un seggio nei 284 consigli municipali su un totale di 7000 candidati. Le iscritte al voto sono 130.000; dieci volte in meno degli uomini e avvolte da tante resistenze, in un paese che non ha un regolamento ed è governato da decessi dalla famiglia Al Saud del re Salman.I risultati saranno annunciati domani, le donne però la considerano comunque già una vittoria.