Fulvio e Cristina abitano a Roncadelle, piccolo centro del bresciano. Hanno una figlia di 16 anni e dopo aver perso il lavoronon hanno potuto più pagare l'affitto della loro abitazione. Morale della favola, oggi vivono in un camper avuto in prestito da un amico e non hanno un vero tetto sulla testa. La vicenda apre una voragine, quella di un Paese che non tutela le vittime della crisi economica.

Vittime del 'business immigrazione'

Dopo aver perso la casa, la coppia si era recata in una struttura di Brescia che accoglie i rifugiati ma ha trovato le porte chiuse.

Essendo italiani infatti non è previsto nessun incentivo da parte del governo in favore dell'albergatore, cosa che accade puntualmente con i cittadini stranieri. Fulvio e Cristina oggi sono profughi, con la differenza di trovarsi nel proprio Paese che è incapace di rimediarea questa situazione paradossale. Ovviamente i cittadini stranieri chiedenti asilo non hanno nessuna colpa di questo stato di cose, il problema è a monte. I profughi che emigrano in Italia cercano prospettive di vita dignitose che in questo particolare caso vengono negate ad una famiglia italiana.