Una vera mattanza quella perpetrata dai miliziani dell'Isisa Deir el Zour, nella regione orientale della Siria. Le truppe jihadiste hanno letteralmente massacrato la popolazione civile, tra le vittime ci sono anche numerosi soldati dell'esercito regolare siriano, sarebbero almeno una settantina. Un furore cieco, secondo alcune fonti locali infatti le forze del califfato avrebbero fatto irruzione casa per casa, oltre 150 le vittime che sarebbero state barbaramente decapitate.

Rapiti 400 civili

L'orrore non si ferma qui, secondo quanto riferisce l'Osservatorio per i diritti umani sarebbero circa 400 i civili sequestrati dai guerriglieri jiahdisti.

Un'azione di forza che fa salire ulteriormente il bilancio dei morti in una Siria ormai devastata. I prigionieri sarebbero stati portati in aree che sono attualmente sotto il controllo dello Stato Islamico. Intanto le forze aeree statunitensi hanno colpito un obiettivo specifico che in qualche modo assesta un duro colpo alle "casse" del califfato. Due bombe sganciate da un jet hanno colpito un edificio nel centro di Mosul, in Iraq, sede del deposito degli ‘stipendi’ delle truppe islamiste. Sono stati distrutti milioni di dollari, sarebbero serviti a finanziare le campagne militari dell'Isis.