A Pordenoneuna ragazzina dodicenne si lanciadal balcone della sua cameretta. La madre, notando la finestra spalancata, capisce immediatamente che si sta consumando un episodio tragico. La piccola è stesa al suolo, ma ancora cosciente, grazie al fatto di essere precipitata, dal secondo piano, su una tapparella del piano sottostante che ha attutito la rovinosa caduta. Il primo a soccorrerla sarebbe stato un vicino. Unalettera spiegherebbe ai genitori il presupposto del folle gesto, mentre un altro scritto, sempre attribuibile alla ragazzina, sarebbe diretto ai compagni di classe.
La dodicenne avrebbe scritto: 'Adesso sarete contenti!", il che farebbe pensare ad un caso di tentato suicidio derivante da rapporti burrascosi con i compagni, riconducibili, probabilmente, ad un'ipotesi di bullismo. Oltre che nella lettera di scuse lasciata ai genitori, la piccola, durante i soccorsi, rimasta sempre cosciente, ha rivelato alla madre, al personale medico ed agli agenti di polizia, i suoi rapporti non proprio idilliaci con i compagni.
Un suicidio premeditato
Vari elementi portano a pensare che la decisione della ragazzina di togliersi la vita non sia stata presa d'impeto ma piuttosto meditata accuratamente. Sicuramente appare sconvolgente il fatto che una dodicenne, nel fiore degli anni, possa pensare in modo così lucido e razionale alla tragica ipotesi di procurarsi la morte, ponendo fine così alla sofferenza interiore che sembra non lasciarle tregua.
Lalettera scritta per i genitori, infatti, reca la data di una settimana fa ed è proprio da una settimana che la ragazzina è assente da scuola a causa di un'influenza. Evidentemente, in tale lasso di tempo ha maturato la decisione di farla finita. Proprio mentre la madre entra in stanza per somministrarle una terapia di aerosol, la ragazza silancia nel vuoto, volteggiando come una disperata farfalla.
L'episodio diPordenone è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, per cui il Pd ha chiesto immediatamente che venga approvato un disegno di legge per contrastare il bullismo ed il cyberbullismo.