L'ideatore dei recenti attentati in Mali e Burkina Fasoè il leader di un gruppo armato vicino ad Al Qaeda nel maghreb islamico che sua volta nasce dalla fusione di due diversi gruppi jihadisti. A dare vita ad Al-Murabitun sono stati infatti la brigata Katiiba al-mulaththamin ed il Movimento per l'Unicità e la Jiahd nell'Africa Occidentale. Mokhtar Belmokhtar ha 43 anni, di nazionalità algerina, ex combattente nei primi anni '90 al fianco dei mujahidin contro l'occupazione sovietica in Afghanistan. È stato soprannominato "il guercio" dopo aver perso un occhio in battaglia durante la sua parentesi afghana ma anche "Mr.

Marlboro" per le sue passate attività illecite legate al contrabbando di tabacco e sigarette in Algeria, Mali, Libia e Mauritania.

L’uomo che visse due volte, anzi tre

Tra i combattenti jiahdisti si è già guadagnato la fama di "immortale", considerato che negli anni recenti la sua uccisione è stata già annunciata due volte. La prima nel 2013 per mano dell'esercito del Ciad, la seconda volta a giugno dell'anno scorso durante un attacco delle forze militari statunitensi ad Agedabia, in Libia. In ambedue le circostanze la notizia è stata smentita. Mokthar Belmokhtar gode di ottima salute ed insieme al capo di Boko Haram, Abubakar Shekau, è sicuramente il leader terroristico più pericoloso e ricercato del continente africano. A differenza di Shekau, fedele alleato dello Stato Islamico, l'ex veterano di guerra algerino è un uomo la cui morte sarebbe ben gradita al califfato nero.