I fumatori italiani possono tirare un sospiro di sollievo. Difatti è stata smentita la notizia apparsa sul web qualche giorno fa in cui si affermava che il governo Renzi avrebbe emanato una nuova tassa sul fumo, provocando un aumento fino a 5 euro per ogni pacco di sigarette a partire dal 5 Marzo 2016.
Soltanto una bufala di cattivo gusto, probabilmentediffusa da qualche blog disonesto in cerca di pubblicità o semplici campagne anti-Renzi.Ovviamente la notizia è stata virale e la sua diffusione con conseguenti proteste al governo Renzi da parte del popolo di fumatori italiani è stata velocissima.
Ci vorrà qualche giorno prima che la gran parte del pubblico mal informato possa venire a conoscenza della verità.
Sintesi dell'articolo sulla tassa del fumo (bufala)
In breve, in un articolo postato in un blog denominato "La Sera" è riportato che dai primi giorni di Marzo sarebbe entrata in vigore questa fantomatica tassa che avrebbe fatto schizzare il prezzo delle sigarette superando i 10 Euro per singolo pacco, oltre ad un commento del Premier Matteo Renzi che afferma: "piccoli sacrifici che gli italiani sono disposti a fare per il bene del paese". Per renderela bufalapiù credibile, nell'articolo vengono menzionati molti organi statali che avrebbero autorizzato la tassa, tra cui:
- Direzione centrale gestione accisse.
- Monopolio tabacchi dell'agenzia delle dogane e dei monopoli.
- Governo e Parlamento
Consigli per i lettori di notizie postate online
Ovviamente il nostro consiglio è di non credere ad ogni notizia, post o video postati su internet, perché nel più dei casi si potrebbe trattarsi di bufale, come in questo caso della tassa emanata dal governo Renzi.
Sono molti i blog o siti disonesti che pur di aumentare la loro visibilità sono pronti a tutto, anche a questi metodi pur di farsi pubblicità.
La prassi da seguire sarebbe quella di cercare più notizie dello stesso genere da diverse fonti per avere la certezza che essa sia veritiera, oppure di affidarsi a testate giornalistiche affermatepresenti sul web.