Poco dopo le 7 di questa mattina, il Santo Padre ha iniziato il suo dodicesimo viaggio internazionale e primo dell'anno giubilare. Dopo dodici ore e trenta minuti di volo, il Santo Padre arriverà prima a Cuba, dove farà scalo all'aeroporto internazionale José Marti e dove incontrerà il patriarca di Mosca Kirill. Dopo decenni di ostilità alla religione, oggi Cuba diventa il luogo dell'incontro tra le confessioni cristiane, riunendo quindi per la prima volta il Papa cattolico di Roma e il patriarca di Mosca, accolti dal presidente Raoul Castro. Il patriarca Kirill porta con se la dichiarazione congiunta, che verrà firmata da entrambi.
Si parlerà di temi quali la difesa della vita, il matrimonio eterosessuale, denuncia delle persecuzioni contro i cristiani, allarme per la secolarizzazione.
Incontro che trova anche l'apprezzamento di Putin, che ha visto nel Vaticano una sponda importante per il suo ruolo geopolitico in Medio-Oriente. Papa Francesco cerca in questo incontrosolo di ritrovare unità all'interno della Chiesa. Il Santo Padre proseguirà poi alla volta di Città del Messico, per iniziare la sua visita in un paese che conta più di cento milioni di cattolici. Paese meraviglioso, ma non privo di problemi. Fittissima l'agenda degli appuntamenti di Papa Francesco: visiterà il Santuario della Madonna di Guadalupe, incontrerà gli indigeni del Chiapas, i detenuti del carcere di Ciudad Juarez, si intratterrà con le famiglie delle vittime dei narcotrafficanti, celebrerà messa a ridosso del confine con gli Stati Uniti, e ci sarà anche l'immancabile appuntamento con i giovani allo stadio.
Lo scopo del viaggio del Papa sarà anche quello pregare e di chiedere quelle grazie necessarie di cui oggi c'è particolarmente bisogno per l'umanità. Sicuramente non saranno stati molti i gradini della scaletta dell'aereo che lo hanno portato a fare questo viaggio ed incontro epocale, eparafrasando Armstrong quando atterrò sulla luna, è un piccolo passo per il nostro Santo Padre, ma un grande passo per l'umanità, per la sua unità e per quella della Chiesa tutta.