Per O.J. Simpson, i primi problemi con la legge sono tornati nel 2004, anno in cui l'ex campione di football viene accusato di utilizzare illegalemente alcune apparecchiature per captare (in modo abusivo) il segnale della televisione. Dal processo Simpson ne uscirà colpevole, costretto a pagare ben 25 mila dollari di rimborso alla canale televisivo che l'aveva denunciato e oltre 30 mila per avvocati e spese processuali.
Il colpo più duro, però, arriva nel 2007: è il 16 settembre quando Simpson, insieme ad alcuni amici, fa irruzione in una camera d'albergo di Las Vegas per recuperare alcuni oggetti che, a suo dire, gli appartenevano di diritto.
Le imputazioni, per lui, saranno quelle di furto con scasso e sequestro di persona. Arrivato davanti alla Corte nel 2008, verrà condannato per rapina e sequestro di persona a ben 33 anni di carcere.
La presenza di un'arma, inizialmente negata da Simpson, verrà invece confermata da uno dei suoi complici, che ha poi patteggiato per ottenere una pena più lieve.