Riccardo Prisciano, maresciallo dei Carabinieri, rischia il posto di lavoro a seguito di diverse dichiarazioni giudicate come islamofobe, xenofobe e omofobe. L'attività parallela di poeta e scrittore portata avanti dal maresciallo è entrata in conflitto con quelli che sono gli obblighi inerenti al grado e al giuramento prestato.Tra gli errori commessi da Prisciano, oltre alle dichiarazioni circa l'impossibilità di credere all'esistenza di un islam moderato, ci sarebbe il tentativo generale di compromettere il carattere apolitico della Forza Armata.
La tentata compromissione dell'apoliticità dei Carabinieri è stata rintracciata anche attraverso vari articoli da lui pubblicati a proposito di temi quali l'aborto, la teoria gender, l'immigrazione e la sovranità nazionale. In altre parole, Prisciano avrebbe "tradito" la propria funzione di garante della sicurezza pubblica, restringendo drasticamente il concetto di collettività a solo quella parte di società in linea con l'ideologia da lui personalmente abbracciata.
La drammatica inconciliabilità
Il dramma in cui è venuto a trovarsi Prisciano non ha a che fare con l'idea del cattivo carabiniere colpevole di abuso di potere o di omertà. Il militare non sembrerebbe aver commesso nessun reato in servizio.
La problematicità di questa faccenda sembra piuttosto derivare dalla profonda incociliabilità di "penna e pistola", tra l'identità dell'uomo d'ordine e quella del libero pensatore, tra la figura dell'uomo di Stato e quella dell'esponente di partito.
Il maresciallo poeta e scrittore
Nessun problema in servizio quindi: Prisciano non è un carabiniere fuorilegge ma piuttosto uno "scrittore fuoriposto".
Per chi volesse approfondire la conoscenza di questo autore sui generis, è disponibile in rete la raccolta di poesie romantico-decadentiste "Insonnia", raccolta di "poesie composte per la maggior parte di notte, durante turni di guardia o a letto, quando i pensieri affollano la mente di un uomo. È notevole l'influenza d'annunziana: la figura del poeta-soldato pervade l'intera opera e appare come la ricerca stessa della dimensione dell'autore nella realtà.
Un lavoro giovanilecompiuto nel triennio 2008-2011, anni nei qualil'autore ha cambiato vita: da spensierato ragazzino a fervido e motivato carabiniere. Ogni componimento rappresenta un'esperienza formativa dell'uomo e del soldato, è una "raccolta intrinseca di emozioni filtrate dall'arte della poesia".