Silvio Berlusconi nuovamente alla sbarra col processo ribattezzato "Ruby ter". La questione non verte sulle frequentazioni femminili dell'ex presidente del Consiglio in sé, ma sulla presuntacorruzione praticata da Berlusconi per assicurarsi il loro silenzio o, secondo l'accusa, le loro menzogne.Come riporta il Corriere della Sera, ipmForno-Siciliano-Gaglio hanno messo agli atti gli estratti del conto personale di Berlusconi dai quale emerge il fatto che diverse "olgettine" percepiscano tuttora con regolarità somme importanti: Nicole Minetti, ad esempio, riceve da quasi due anni un versamento regolare di 15 mila euro al mese, a cui vanno aggiunti altri 65 mila eurorecanti la casuale "risarcimento danni alla Regione".

Tra le beneficiarie della generosità sospetta di Berlusconi anche Alessandra Sorcinelli (130 mila euro), Barbara Guerra, Ioana Visan e altre.

Ruby ter: con Berlusconi altri 31 a giudizio

L'accusa che pende su Silvio Berlusconi, nuovamente impegnatissimo sul fronte politico, è "corruzione in atti giudiziari". La maggior parte degli altri imputati, tra cui Nicole Minetti, ma anche la senatriceMaria Rosaria Rossi e il giornalista Carlo Rossella, sono accusati di falsa testimonianza. Come pure Ruby, al secoloKarima El Mahroug, per il parlamento di allora la "nipote di Mubarak", secondo i pm la corrottapiù "costosa": si parla di un minimo di3 a un massimo di10 milioni sborsati da Berlusconi per indurre a mentirel'allora minorenne Ruby.

Come prevedibile, il processo "Ruby ter" va avanti a rilento. L'udienza prevista per il 18 marzo, nella quale il gup Laura Anna Marchiondelli avrebbe dovuto decidere se spostare il procedimento a Roma o a Monza, è stata rinviata al 15 aprile avendo il gup chiesto ai pm di meglio precisare date e luoghi degli avvenimenti in esame, fondamentali per determinare ove si sia commesso il presunto reato e di conseguenza stabilire il Tribunale competente.

Un altro tassello utile ai legali di Berlusconi, che nel frattempo non manca di continuare ad attaccare i magistrati, mentre la prescrizione del reato si avvicina. Sarà infatti difficile dimostrare che le ingenti somme versate a Nicole Minetti, a Ruby e a molte altre testimoni non siano servite per comprare la loro complicità. Allungare i tempi in vista del ricorsoin Cassazione e altri escamotage per raggiungere la prescrizione sembranoun obbligo per la difesa.