Sarebbe falsa la versione secondo cui Stefano Salvatori (17 anni al momento del decesso) sarebbe morto per una gara di sputi. Il ragazzo precipitò da una ringhiera a Palestrina lo scorso 16 Maggio, le dinamiche reali del sinistro sono ancora tutte da chiarire. Il giovane morì dopo un volo di ben sei metri. I famigliaridi Stefano non si rassegnano e cercano la verità. La famiglia Salvatori è stata ospite nell'ultima puntata del noto programma Rai Chi l'ha visto?. Si è discusso circa uno strano ematoma ritrovato sull'occhio della vittimae della dinamica della caduta, che sembrerebbe non coincidere con quanto affermato dagli amici e dalla fidanzatina di Stefano, che erano presenti al momento dell'incidente.
Il caso a Chi l'ha visto del 30/03
Nella nuova puntata di Chi l'ha visto? andata in onda ieri sera, Federica Sciarelli è tornata a parlare del caso di Stefano Salvatori. Ospiti in studio la mamma e la sorella del giovane, accompagnate dai loro avvocati. Nonostante la versione sia alquanto improbabile,si parla ancora di una gara di sputi. Sputi che peraltro non sono mai stati analizzati. Le persone che furono accanto a Stefano al momento della morte, hanno da sempre affermato cose diverse. In tutto sono tre ragazzi ed una ragazza (la fidanzata del 17enne). Peccato che le loro versioni risultino essere molto diverse, tanto da contraddirsi notevolmente. Secondo la Procura, le indagini starebbero andando verso l'archiviazione, quasi come se quanto accaduto al Salvatorifosse stato una sorta di "incidente domestico".
Le due macchie che sosterrebbero la versione
Poco dopo la disgrazia, furono trovate solamente due piccole macchie scure sul selciato vicino alla balaustra. Secondo i carabinieri di Palestrina, che hanno scattato alcune foto la notte del 16 Maggio scorso, quelle due piccole macchie sarebbero la prova regina che confermerebbe la versione della gara di sputi.
Stefano, per lanciare la saliva più lontano rispetto ai sui amici, si sarebbe sporto troppo in avanti, perdendo l'equilibrio. Fatto sta che queste presunte tracce di salivanon sianomai state repertate. Inoltre, i primi rilievi tecnici effettuati la sera della morte di Stefano proprio da un carabiniere, non fu individuata alcuna traccia di natura biologica allo stato visibile o semi latente.