Ancora una vita strappata via da un airbag difettoso. Il fornitore Takata, già nel mirino degli inquirenti, aveva richiamato i suoi prodotti nel corso della più grande ed importante campagna di sicurezza degli Stati Uniti. I modelli in questione, installati da 14 case automobilistiche dal 2002 al 2015, hanno un problema di compressione del cuscino salvavita. Al cuore del problema c’è la cartuccia di metallo caricata con un propellente esplosivo, che in alcuni casi si è attivato con una forza eccessiva. In alcuni casi,schegge di metallosono state lanciate in tutto l’abitacolo, con il rischio di ferire o addirittura uccidere gli occupanti.

Le cause sembrano essere molteplici, come lo scarso controllo di qualità in fabbrica, o un tempo elevato diesposizione all'umidità dell'aria,che probabilmente forma delle fratture nel propellente, facendone aumentare eccessivamente la pressione con la quale deve gonfiare il cuscino.

La dinamica dell'incidente

Questa volta è toccato ad una ragazza diciassettenne, decima persona ad aver perso la vita negli Stati Uniti per questo motivo, durante un tamponamento nelle vicinanze di Houston nel Texas. Finora, sono circa un centinaio le persone rimaste ferite in altri episodi simili. La ragazza era alla guida di una Honda Civic 2002 a Fort Bend County, quando ha tamponato un veicolo che la precedeva, provocando l’esplosione degli airbag.

Secondo il vice sceriffo Danny Beckworth che ha indagato sull’incidente, le schegge lanciate velocissime dall’airbag, come un proiettile Shrapnel, hanno colpito al collo la ragazza, uccidendola.

La velocità alla quale andava l’auto non è stata ancora determinata, ma dai primi rilievi pare che non avesse un'andatura tale da determinare lesioni gravi.

La vettura era stata acquistata usata e la famiglia della vittima non era a conoscenza della campagna di richiamo, seppure la Honda abbia affermato di aver inviato diversi avvisi ai proprietari registrati delle sue auto.

Circa 24mln di auto richiamate solo negli USA

Finora sono 14 le case automobilistiche che hanno richiamato 24 milioni di veicoli solo negli Stati Uniti per sostituire la carica di gonfiaggio a base di nitrato di ammonio che si deforma a causa dell’umidità penetrata nelle cartucce che non sono ermetiche.

L'operazione di sostituzione, però, è stara rallentata dalla mancanza di parti di ricambio, che ha costretto la Takata e la Honda a cercare altri fornitori per cambiare le componenti risultate pericolose. Per ora, solo il 30% circa degli airbag (quasi 8 milioni) sono stati sostituiti.

Non si hanno dati certi. Per ora sappiamo che Volkswagen (Passat, Eos, Golf e Jetta dal 2006 al 2014), Daimler e Bmw hanno richiamato 2,3 milioni di vetture negli Stati Uniti, con l’obiettivo di sostituire gli airbag frontali difettosi che possono esplodere all’improvviso, mettendo a rischio la vita di guidatore e passeggeri. Lo stesso prodotto giapponese viene anche installato su Chrysler, Ford, General Motors, Mazda, Mitsubishi, Nissan, Subaru e Toyota. Si prevede una campagna di richiamo anche in Italia?