Lo scandalo sulle emissione truccate in Usa di Volkswagen è solo l’ultimo dei casi spinosi che ha coinvolto i colossi a quattro ruote oltreoceano. È di pochi giorni la chiusura del procedimento (con la relativa condanna da parte della giustizia americana) che ha travolto General Motors. L’accusa ha provato il malfunzionamento del meccanismo che causava la mancata apertura degli airbag in caso di collisione. Un’anomalia gravissima dagli effetti drammatici: ben 124 sono stati i decessi strettamente legati al problema meccanico accertato dai periti statunitensi.
Delusi i tanti che hanno invocato una condanna esemplare per General Motors, a cominciare dai familiari delle vittime che si sono costituite parte civile. A pagare è stata la pronta ammissione di responsabilità da parte dei vertici del gruppo: la sanzione finale è stata appena di 900 milioni di dollari grazie al patteggiamento. L’amministratore delegato, Mary Barra, ha parlato a nome di General Motors dopo la ratifica della condanna: “Ci siamo scusati e lo facciamo ancora oggi”.