Nell'ultima puntata del noto programma Rai Chi l'ha visto? del 6 Aprile 2016, la giornalista Federica Sciarelli si è occupata del caso di Enzo Peccianti. Citando costui, dobbiamo anche menzionare una lista di 13 nomi. La redazione di CLV è stata contattata da una signora di nome Monica. La donna ha detto che aveva lasciato il suo papà in ospedale, aveva la polmonite, era un uomo che poteva essere definito "gagliardo". Il padre della signora Monica avevauna costituzione robusta e resistente, insomma, una persona in forma che riusciva a risolvere ogni problema.

L'uomo disse alla figlia di tornare a casa dai suoi figlioletti e di pensare a loro. Monica decisedi obbedire al padre, del resto lo stava lasciando in un posto sicuro, in un ospedale, dove le vite di norma vengono salvate. Monica, suo padre, non lo vide più da vivo. L'uomo in questione è proprioEnzo Peccianti, morto il 2 Ottobre 2014 per insufficienza respiratoria. Era stato ricoverato per una polmonite, una patologia al giorno d'oggi tranquillamente curabile.Il signor Peccianti rientra nella lista delle 13 vittime attribuite a Fausta Bonino (56 anni), conosciuta anche come l'infermiera killer.

Fausta Bonino,un excursus sul caso

Fausta Bonino, di professione infermiera, è stata accusata di aver ucciso 13 persone.

La donna ha lavorato per 20 anni nel reparto rianimazione dell'ospedale di Piombino. E' d'uopo precisare che le sue presunte vittime non erano affatto malati terminali ed avevano un'età compresa tra i 61 e gli 88 anni.Bonino avrebbe ucciso le sue vittimecon dosi letali di eparina, un medicinale che impedisce la coagulazione del sangue.

Le indagini da parte dei carabinieri Nas partirono lo scorso 14 Settembre, a causa del tasso di mortalità giudicato "anomalo". Il mese dopo, Ottobre 2015, la Bonino è stata trasferita in un altro reparto. Con il trasferimento della donna il tasso di mortalità è stranamente iniziato a scendere dal 20x100 al 12x100. Nelle ultime settimane, precisamente il 31 Marzo 2016, Fausta Bonino è stata arrestata presso l'aeroporto di Pisa.

Lei continua a negare tutto

La donna è ancora in carcere e continua a negare la sua colpevolezza. Se continua così, gli investigatori temono che si possa arrivare al processo senza neanche una confessione da parte della Bonino. Gli inquirenti sono al momento a caccia di altre prove che possano incastrare definitivamente l'infermiera killer. Massimo Manucci, colui che dirige le indagini, ha deciso di far riesumare almeno sette corpi delle 13 vittime attribuite alla donna. Il fine ultimo è quello di trovare delle tracce identiche sui corpi. Spieghiamoci meglio. Per la precisione, si cerca di trovare segni tangibili di emorragia causata dalle dosi di eparina. Altra "coincidenza" a sfavore della Bonino, è che i decessi (avvenuti tra il 2014 e il 2015) si verificaronoquando quest'ultima era di turno. Intanto i Nas stanno indagando su ulteriori 30 casi, che potrebbero avere significative analogie con i 13 decessi correlatialla Bonino.