Marco Pannella, storico leader del partito radicale, si è spento nel pomeriggio di giovedì 19 maggio all’età di 86 anni, dopo il ricovero per l’aggravarsi delle già precarie condizioni di salute. Malato da tempo di cancro ai polmoni e al fegato, Pannella si era ritirato da alcuni mesi nella sua abitazione, abbandonando lo scenario politico in cui si muoveva dagli anni '50. Storico fondatore del Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali nel 1955, Marco Pannella è stato uno dei più attivi combattenti pacifici nelle battaglie civili, con proteste incisive ma mai violente.

Un fautore dei diritti umani

Celebri sono i suoi scioperi della fame, della sete, i sit in, le incursioni in trasmissioni televisive imbavagliato e con cartelli di protesta. Fautore dei valori democratici e liberali e dei diritti umani, le sue battaglie avevano per oggetto temi scottanti come il diritto all’aborto, l’obiezione di coscienza nel servizio di leva, la liberalizzazione delle droghe leggere, il rifiuto della censura mediatica.

La sua figura ebbe un ruolo determinante nel 1965 nella promozione della legge sul divorzio che lo portò a fondare l’anno successivo la Lega Italiana Divorzio, una vera e propria rivoluzione culturale e sociale per l’Italia di quell’epoca. Nato nel 1930 a Teramo e laureatosi in Giurisprudenza a Urbino nel 1953, dopo la fondazione del Partito Radicale, Pannella cavalcò la scena politica ricoprendo cariche di deputato, di europarlamentare e di consigliere comunale in varie città italiane e fondando nel 1977 Radio Radicale e alcune testate giornalistiche.

Grande promotore dello strumento referendario, raccolse, talvolta anche personalmente nei gazebo di molte piazze italiane, cinquanta milioni di firme legate alle varie campagne promosse. Legato da 40 anni alla storica compagna Mirella Paracchini, Pannella ammise in un'intervista di non avere mai desiderato figli ma di nutrire forti sospetti riguardo a una relazione avuta con una ragazza molti anni addietro: "chissà che non vi sia un cinquantenne in giro che mi somigli molto".

Immediati i messaggi di cordoglio nazionali e internazionali per la scomparsa di uno dei personaggi più longevi e più attivi del panorama politico italiano. L’annuncio della sua morte è stato dato proprio dalla sua Radio Radicale sulle note del Requiem di Mozart.