Dall'Iraq arrivano nuove notizie sulle barbarie compiute dai miliziani del sedicente e autoproclamato Stato Islamico.Questa volta non si tratta di nuovi ed ennesimi attentati terroristici, ma di un grave attacco alla cultura e alla memoria storica dell'Iraq e di tutta la civiltà umana.Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web "Blitz Quotidiano", i guerriglieri islamisti radicali hanno diffuso alcune immagini di propaganda in cui vengono mostrati i bulldozer del Califfato che "spianano la porta assira di Mashki, costruita nell'antica Ninive", ovvero l'attuale Mosul, città irachena caduta da diverso tempo sotto il controllo dello Stato Islamico.Le rovine risalirebbero al 705-681 a.C, ovvero l'era del re assiro Sennacherib.

La guerra contro l'arte e la storia condotta dall'ISIS

Non è la prima volta che i miliziani del sedicente Stato Islamico se la prendono con la cultura e i la "memoria storica" dell'Iraq, e a riguardo basti pensare alla distruzione dei reperti e delle statue antiche della stessa Ninive avvenuta a febbraio del 2015. Il fatto è che i miliziani dello Stato Islamico stanno conducendo una vera e propria "guerra" contro l'arte, la cultura e la memoria storica che per loro e l'interpretazione estremista dell'Islam a cui si rifanno sono da considerarsi "infedeli".

Specialmente i guerriglieri islamisti radicali hanno deciso di distruggere le statue e altri reperti storici di Ninive in quanto visti come espressioni del "passato pagano" dell'Iraq, espressioni storiche che secondo l'autoproclamato Califfato dovrebbero essere cancellate per sempre.

La nuova avanzata dell'ISIS in Iraq

Nelle ultime settimane c'è da segnalare che l'ISIS stia tentando di tornare ad avanzare in Iraq, e tale "nuova avanzata" non è esente da episodi sanguinari.Tra di essi, sono da segnalare la strage contro i tifosi del Real Madrid avvenuta in un bar di Balad e il doppio attacco a un impianto di gas situato a nord di Baghdad, attacco che ha causato la morte di almeno 11 persone.