Lo ricorderemo sempre così, con il suo appetito famelico, perché sul set era uno di quelli che mangiano davvero. Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, morto all'età di 86 anni serenamente. Lo comunica il figlio Giuseppe, che è testimone anche di un tenero particolare. L'ultima parola delgigante buono sarebbe statainfatti "grazie".E' il Cinema italiano che deve ringraziare questo straordinario attore, talmente calato nella parte dei suoi protagonisti da essere identificato con tutti loro. Da "Bambino" dello storico film "Lo chiamavano Trinità" al "Superpiede quasi piatto" fino a "Banana Joe" e "Bomber", passando per più di 100 film.
Indimenticabile il coro di "Altrimenti ci arrabbiamo" che potete vedere qui sotto.
Terence Hill sconvolto: ho perso il mio amico più caro
Le prime parole di Terence Hill, al secolo Mario Girotti, dopo la notizia della scomparsa del suo compagno d'avventura per tanti anni sono state di cordoglio. Un ricordo caro ed affettuoso. Racconta che la sera prima di girare un film, l'attore che doveva fargli da partner si ammalò, e così si ritrovò a girare con questo gigante alto quasi due metri, ex campione di nuoto, due volte vincitore della medaglia ai Giochi del Mediterraneo del 1951 in Egitto. Questo il destino che li ha fatti incontrare e che non li ha mai più separati. Mai un litigio, mai uno screzio o un'invidia.
Una coppia indissolubile, anche nella vita.
Quando Dio mi chiamerà lassù ci sono un paio di cose che gli devo chiedere
"QuandoDio mi chiamerà, voglio andare a vedere che succede. Perché se non succede niente, m’incazzo". Spiazzanti, uniche, irriverenti le parole che Bud Spencer riservava al momento, purtroppo arrivato, in cu ci avrebbe lasciati.
Una curiosità che nascondeva anche una domanda che gli stava a cuore. Come si spiegano tante brutture della vita. Ci sono cose, diceva, che io non mi spiego, cose troppo grandi, alle quali soloLui può rispondere. Cose che forse in questa vita avrebbe risolto a schiaffoni e cazzotti, distribuiti con generosità senza mai però una scena violenta, una parolaccia, una volgarità.
Un angelo buono, sempre dalla parte dei più deboli. Tanto che la sua ultima parola poco prima di chiudere gliocchi è stata "Grazie". Grazie a te Carlo, per averci regalato tanti film, tanti esempi, tanta allegria.
Da oggi lassù c'è un angelo buono in più che mangia fagioli.Buon appetito.
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